Ha ottantadue anni e, qualche anno fa, un intervento alla schiena prima e uno al cuore poi, l’hanno costretta a trascorrere il resto della vita seduta su una sedia a rotelle. Ma la parola “vita”, Mina Franchini, residente in via Silone ad Assemini, un passato da contabile e un presente da pensionata, da “almeno tre anni” la paragona a “odissea”. Il motivo? “Il marciapiede davanti al mio portone e spaccato, distrutto, inagibile, dissestato. Trovate voi gli aggettivi giusti, io ormai li ho terminati. Uscire di casa da sola per andare a fare la spesa o solo per respirare un po’ d’aria pura è impossibile”, racconta la donna. “Abito al piano terra, se decidessi di uscire dal garage o di scendere dal marciapiede, a parte rischiare di essere investita dalle auto, andrei a sbattere contro i gradini dei passi carrabili, rischiando di ribaltarmi. La mia casa è diventata la mia prigione, posso uscire solo quando mi accompagna mia figlia. Lei, però, lavora tanto e le sue ferie sono terminate. Non so quando potrà tornare”.
Ha provato a mettersi in contatto col Comune, la donna, per segnalare la situazione: “Sanno benissimo i problemi che ha via Silone, ho anche preparato una documentazione dettagliata ma, se non posso quasi mai uscire di casa, come faccio a portarla sino al palazzo del Comune? Spero che l’amministrazione comunale risolva in fretta questa situazione, a 82 anni ho ancora tanta voglia di vivere e di uscire di casa, nonostante le mie disabilità”.