Ad accompagnare Lidia in questo faticoso viaggio è stata la sua famiglia, tra cui Francesca Piu di Capoterra, archeologa: “Abbiamo riscritto il suo nome sbiadito dal tempo e posato fiori freschi. Il momento più commovente è stato quando nonna ha accarezzato la pietra della tomba come fosse ancora vivo e ha lasciato una piccola foto sua e di nonno che non c’è più”. Una storia d’amore che va ben oltre la morte e il tempo che scorre perché la perdita di un figlio segna per sempre la vita di una mamma e di un papà che per sempre porteranno nel cuore il frutto della loro unione volato in cielo troppo presto. Emigrarono dalla Sardegna in cerca di fortuna, costruirono la loro famiglia ma la tragedia si abbattè nel 1967, quando Gavino morì prematuramente, tragicamente a 19 anni. Un lutto troppo grande che determinò anche il ritorno in Sardegna, nell’isola povera, ma è la loro terra.
Quasi 60 anni trascorsi, la famiglia è cresciuta e anche il suo amato marito è andato via. Ma un pensiero costantemente rincorreva Lidia, ossia quello di abbracciare dove riposa eternamente il suo Gavino. E questo si è concretizzato, perché nemmeno l’età ferma il cuore di una mamma che batte per i suoi figli, i suoi nipoti che l’hanno accompagnata a Hem per portare un fiore fresco al suo figliuolo. “Questo viaggio dalla Sardegna alla Francia con mia nonna di 94 anni è cominciato per esaudire un suo desiderio che da tanto tempo mi chiedeva: visitare la tomba di suo figlio, mio zio, morto giovane sul lavoro quando tutta la famiglia viveva a Hem. Nonna – racconta Francesca – desiderava tanto ricollegarsi al passato e prendersi cura della memoria di suo figlio. Abbiamo riscritto il suo nome sbiadito dal tempo e posato fiori freschi. Il momento più commovente è stato quando nonna ha accarezzato la pietra della tomba come fosse ancora vivo e ha lasciato una piccola foto sua e di nonno che non c’è più e mamma mi ha presentato mio zio, che non ho mai conosciuto ma di cui mi ha parlato tanto. Grazie a zia Raffaella Kleinpoort che ci ha accompagnato in questa bellissima esperienza”.