Da Cagliari un messaggio forte e chiaro al mondo: con la persona saldamente al centro del mondo che cambia, l’intelligenza artificiale non è una minaccia ma può essere una risorsa preziosa, purché governata per creare competenze che consentano a tutti di allinearsi al nuovo, inevitabile corso del mondo ad alta tecnologia. L’intelligenza artificiale sicura, che può favorire produttività e salute, ma anche l’invecchiamento attivo, l’inclusione, la sicurezza e poi l’accoglienza dei migranti regolari sono stati i temi al centro del G7 Lavoro che si è tenuto a Cagliari sotto la presidenza italiana e che il ministro del Lavoro Marina Calderone ha voluto nella sua città. Nel documento finale sottoscritto con le delegazioni di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, con la necessità di governare l’intelligenza artificiale, viene anche espressa forte preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza con la richiesta di un immediato cessate il fuoco in Medioriente e viene condannata la Russia per la guerra di Ucraina. E poi un plauso agli operatori sanitari per quanto fatto durante la pandemia di Covid e l’impegno ad abbattere i divari di salario che penalizzano le donne e a combattere le molestie sul posto di lavoro. Ai lavori, preceduti dalla due giorni del Labour 7 con i segretari nazionali di Cgil Maurizio Landini, Cisl Luigi Sbarra e Uil Pier Paolo Bombardieri, hanno partecipato anche il commissario Ue per il Lavoro e i Diritti sociali, il direttore generale dell’Organizzazione internazionale del Lavoro (Oil) e il direttore per l’Occupazione, il Lavoro e gli affari sociali dell’Ocse.
“Voglio rappresentare la soddisfazione della presidenza italiana e di tutti i paesi per l’esito dei lavori, per la firma di un dichiarazione che valorizza temi di assoluta centralità per lo sviluppo delle nostre economie”, ha detto nella conferenza stampa finale il ministro Calderone, per aver “pienamente centrato” l’obiettivo di “mettere la persona al centro delle politiche” e aver “fatto tesoro del confronto con le parti sociali” in “un clima assolutamente fattivo, collaborativo, di scambi aperti, franchi, sinceri, ma anche molto efficaci e votati all’attuazione delle singole misure”. Calderone ha poi precisato che il governo non pensa all’allungamento dell’età pensionabile (“non è questo che significa sostenere l’invecchiamento attivo”), tornando sulle opportunità che l’intelligenza artificiale può offrire, per esempio anticipare le tendenze del mercato del lavoro e renderlo più inclusivo con l’aumento della presenza delle donne (“un atto di giustizia sociale”) o favorire il progresso sociale. Un passaggio anche sulle imprese e sulla volontà del governo di sostenere quelle che vogliono investire, sulla necessità di aiutare le start-up, in particolare quelle avviate dai giovani, a sopravvivere a una vita oggi spesso troppo breve, sulla volontà di accogliere e integrare migranti purché regolari, che non diventino oggetto di sfruttamento e caporalato. Altrettanto centrali, per il ministro, i temi delle competenze e della sicurezza che, ha detto, va garantita anche in itinere, ovvero nei percorsi casa-lavoro e viceversa. Un accenno anche ai dati Istat, diffusi proprio in queste ore, che registrano un notevole incremento degli occupati in Italia: un dato ormai consolidato, secondo il ministro, che però tiene a precisare che “abbiamo una buona opportunità ma non possono essere dati che ci dicono che il nostro lavoro è finito. Anche i ministri degli altri paesi hanno condiviso la necessità di rendere i mercati più strutturati e resilienti rispetto alle turbative che vivono i singoli settori”. La foto di rito con tutti partecipanti ai lavori, che si sono chiusi oggi a fine mattinata, è stata scattata al Bastione.











