Il progetto nasce dalla collaborazione tra Comune di Siddi, Comune di Villanovaforru e Comune di Villanovafranca, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, e con il coinvolgimento del Parco e Museo Genna Maria e della Fondazione Villanovafranca. L’organizzazione è a cura della Cooperativa Villa Silli.
La forza del convegno sta nel cambio di prospettiva: la fine dell’età del Bronzo non viene più letta come una sequenza di invasioni o catastrofi improvvise, ma come l’esito di processi diversi che toccano politica, economia, società e reti commerciali del Mediterraneo. E, in questo scenario, la Sardegna occuperà un posto centrale. Tra XIII e XII secolo a.C. l’isola attraversa una trasformazione lenta ma decisiva: mutano gli equilibri di potere, si riutilizzano monumenti come Su Mulinu, Nurdole e Funtana, si diffondono nuovi luoghi di culto. Passaggi che oggi gli studiosi considerano fondamentali per comprendere il cambiamento del mondo nuragico oltre ogni lettura puramente catastrofista.
Accanto alle sessioni scientifiche, il convegno proporrà un percorso di scoperta nei territori della Marmilla con visite guidate gratuite ai siti archeologici (su prenotazione). Dal Parco e Museo Genna Maria di Villanovaforru alla Giara di Siddi, con la tomba di giganti Sa Domu ‘e s’Orcu e il nuraghe Sa Fogaia, fino al santuario di Su Mulinu a Villanovafranca, uno dei complessi più rappresentativi del Bronzo finale. Un’occasione per conoscere da vicino luoghi che custodiscono alcune delle testimonianze più affascinanti di questa fase storica.
Un programma costruito come un itinerario culturale
Il convegno si svilupperà in tre giornate, ciascuna dedicata a un territorio e a un approccio diverso allo studio della crisi:
Venerdì 5 dicembre a Villanovaforru gli interventi apriranno il racconto dalla prospettiva del Mediterraneo in fermento: identità plurali come quella fenicia, le dinamiche che toccano la Penisola Iberica in risposta agli eventi orientali, i nuovi scenari che emergono in Sardegna e a Creta. Nel pomeriggio, la visita al sito e al Museo Genna Maria permetterà di osservare da vicino uno dei luoghi simbolo dell’area.
Domenica 7 dicembre a Villanovafranca il viaggio si chiuderà con un’immersione nell’Egeo tardo e nelle rotte che collegavano Levante, Cipro e Occidente nel periodo successivo alla crisi dei Popoli del Mare. Si parlerà anche della fine della frequentazione del nuraghe Arrubiu e della domanda che attraversa l’intero convegno: che cosa significa davvero “apocalisse” nella storia della cultura nuragica? La giornata termina con la visita al Museo e al sito Su Mulinu, uno dei complessi più rappresentativi della fase finale dell’età del Bronzo in Sardegna.
Tutte le visite, obbligatoriamente su prenotazione, sono gratuite e accompagnate da guide specializzate. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare la cooperativa Villa Silli telefonicamente (070 939888 o 347 7380831) oppure via e-mail all’indirizzo [email protected].













