Criminalità informatica, l’Università di Cagliari a capo del progetto

Al via progetto internazionale da 900mila euro coordinato dall’Università di Cagliari. Gli specialisti di ingegneria elettrica ed elettronica impegnati per tre anni con otto partner. Tra questi, le università di Palestina, Giordania e Middlesex


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Progetto Erasmus. Si sono aperti giovedì 12  e si sono chiusi ieri, venerdì 13 gennaio, i lavori di avvio ufficiale del progetto Erasmus+ denominato Forc (Pathway in Forensic Computing). Coordinato dal PraLab del Diee (dipartimento ingegneria elettrica ed elettronica, facoltà di ingegneria dell’Università di Cagliari) vedrà impegnati per tre anni otto partner nella costruzione di percorsi didattici innovativi nell’ambito dell’informatica forense. La chiusura del progetto è prevista per il 14 ottobre 2019. Il progetto coinvolge, oltre all’Università di Cagliari, gli atenei del Middlesex (UK), della città di Dublino (Irlanda), quelli palestinesi Al-Quds University e Palestine Technical University – Kadoorie, e le università giordane Jordan University e Princess Sumaya University for Technology.

 

Operatività e futuro. Le attenzioni degli specialisti del Diee riguardano l’enorme mole di dati utili  per contrastare la criminalità informatica. “Dati che possiamo trovare in uno smartphone e nell’hard disk di un pc. Con l’uso di metodiche avanzate e sofisticate cerchiamo di rispondere alle esigenze  degli inquirenti e della magistratura che – spiega il professor Giorgio Giacinto – necessitano di prove derivanti da materiale informatico valide e acquisibili in tribunale. La raccolta di questi elementi deve essere presentabile senza alcun dubbio in un processo”.

 

Accordi e prospettive. I partner europei elaboreranno in accordo con i partner extraeuropei otto insegnamenti nel settore dell’informatica forense da erogare alle università palestinesi e giordane. Sono previste sia visite agli atenei di Giordania e Palestina dei docenti europei, sia lo svolgimento di alcuni progetti da parte di studenti palestinesi e giordani da svolgersi in parte nelle università europee. Alla firma con le delegazioni dei partner stranieri, con i docenti guidati dal direttore del Diee, Fabio Roli, hanno preso parte il pro rettore all’Internazionalizzazione, Alessandra Carucci, e il presidente della facoltà di Ingegneria, Corrado Zoppi.

 

Finanziamenti. Il bando che finanzia il progetto – budget di circa 900mila euro – è denominato “Capacity Building in the Field of Higher Education”. Le attività sono coerenti con il forte e pressante stimolo da parte delle istituzioni governative italiane verso le università, avente per obiettivo lo sviluppo di attività didattiche legate alla sicurezza informatica a alle investigazioni in ambito informatico. Tra queste, va citato il protocollo d’intesa siglato il 22 novembre scorso fra il Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza-Presidenza consiglio dei ministri) e la Crui (Conferenza dei rettori).

 

 


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