“Ora basta fango su Pula”. La cittadina si ribella e anche gli animalisti si dissociano dall’assurdo striscione comparso questa notte sul portone della Parrocchia, con la scritta “Infami e assassini”. La polemica sul criceto morto durante la Pentolaccia di domenica sta assumendo toni fuori luogo. E anche gli animalisti condannano l’episodio di questa notte: “Riguardo all episodio del criceto di Pula- scrive Tiziano Cocco dei cani Sciolti sardegna- questa notte hanno messo questo striscione fuori dalla Chiesa,posso capire la rabbia e l indignazione ma certi gesti infangano il movimento aninalista. Io come animalista prendo le distanze da queste forme di lotta. Ripeto chi ha sbagliato deve pagare ma nelle sedi opportune”.
Si dissociano anche gli animalisti di Pula: “Aver messo i criceti nella pentola è sinonimo di grande ignoranza- spiega Enrico Pillai della pro Dog Service- ed è un fatto che va condannato. Ma, mi chiedo: quanto serve questa polemica? Quanto serve mettere in cattiva luce le persone che non hanno fatto niente? Quanto serve mettere in cattiva luce tutta la comunità pulese? Quanto serve mettere degli striscioni in chiesa con scritto “infami assassini”? Ridicoli, facciamoci tutti un bell’esame di coscienza e pensiamo: ma se al posto del criceto ci fosse stato un mio animale domestico? un cane, un gatto? E per gli animalisti che parlano tanto di maltrattamenti, ponetevi alcune domande: mangio carne? Forse quelli non sono animali? Ho mai strattonato il cane? Forse quello non è un maltrattamento? L’ho costretto all’isolamento sociale?”. La polemica continua, ma il paese ha deciso di ribellarsi perchè la vicenda comincia ad essere strumentalizzata.













