Cragno al Monza di Berlusconi, l’addio ai tifosi del Cagliari: “Una fine dolorosa, non l’avrei mai immaginato”

Dopo 8 anni in Sardegna il saluto del portiere al popolo rossoblù: “Non so ancora se sarà un addio o solamente un arrivederci, ma so certamente che qualsiasi cosa accada vi porterò sempre nel mio cuore”

Prima cessione ufficiale: Cragno al Monza. Il Cagliari Calcio ha comunicato la cessione del calciatore Alessio Cragno al Monza in prestito con obbligo di riscatto in caso di permanenza nella massima serie del Club lombardo al termine della stagione 2022-23.

Dal suo esordio, il 23 agosto 2014, sono passati quasi otto anni: dopo 174 volte a difesa della porta rossoblù è arrivato il momento dei saluti.

Dal Brescia al Cagliari appena ventenne, il principio di una carriera che ha visto il ragazzo di Fiesole affermarsi stagione dopo stagione. I prestiti alla Virtus Lanciano e al Benevento, il ritorno in Sardegna, l’esplosione e infine la consacrazione tra i migliori numeri 1 del panorama calcistico italiano: è il 7 ottobre 2020 quando gioca la sua prima partita con la maglia della Nazionale maggiore, vetta di una scalata che lo ha visto protagonista sin dalla selezione azzurra Under 17.

“Rispetto, educazione e talento sono solo alcune delle doti che lo hanno reso leader silenzioso della squadra” si legge nel comunicato dei rossoblù, “il Club augura ad Alessio un buon proseguimento di carriera”.

In serata il saluto sui social dell’ex numero 1 cagliaritano. “Non avrei mai immaginato e ne tantomeno voluto salutare dopo un epilogo così triste e doloroso”, ha dichiarato, “purtroppo però, non sempre il finale è bello quanto la storia. Sono stati 8 anni meravigliosi. 8 anni in cui ho avuto la fortuna di conoscere un Popolo orgoglioso , incredibile, generoso e innamorato follemente della propria terra. Una terra meravigliosa che, oltre ad accogliermi e a farmi sentire a casa fin dal primo istante, mi ha regalato le gioie più incredibili della mia vita: mia moglie e le mie due figlie. Ci tenevo con tutto il cuore anche a ringraziare il Popolo Rossoblu che in tutti questi anni non mi ha fatto mai mancare il suo amore, il suo sostegno e perché no, anche qualche critica, che è certamente stata uno stimolo in più per migliorare sia come giocatore che come uomo. Non so ancora se sarà un addio o solamente un arrivederci, ma so certamente che qualsiasi cosa accada vi porterò sempre nel mio cuore. Alessio”

Intanto oggi la presentazione ufficiale del nuovo mister Liverani. “Contano i fatti più delle parole, siamo noi a dover trascinare la gente e non viceversa, dovremo farlo con il lavoro e la determinazione, i risultati saranno poi una conseguenza”. E’ il pensiero del nuovo mister.

“Lo spirito è positivo, penso sia un’opportunità importante per me ma in generale credo che ci siamo trovati nel momento giusto per entrambi. Non potevo che accettare con entusiasmo, abbiamo tutti grande voglia, il Cagliari si completerà da qui alla fine del calciomercato e poi entreremo nel vivo con le gare ufficiali della nuova stagione. Commentare il passato, non avendolo vissuto in prima persona, è sempre complicato. Il Cagliari aveva una rosa adatta al campionato di Serie A, con giocatori di alto livello e nel giro delle Nazionali, purtroppo le cose non sono andate bene ed è normale che dopo una stagione del genere ci siano degli strascichi. Ora dobbiamo fare valutazioni a tutto tondo, ci saranno i vari movimenti in entrata e in uscita, abbiamo un direttore sportivo di esperienza e grandi capacità, con lui e la proprietà costruiremo la nuova squadra per inseguire gli obiettivi che fisseremo. Sarà un campionato molto impegnativo, come ogni anno la Serie B presenta un lotto nutrito e battagliero. I nostri obiettivi li avranno 7-8 squadre, per cui dovremo essere bravi a rimanere in corsa sino alla fine entrando immediatamente nella contesa. Che squadra costruiremo? Partiremo da una difesa a quattro e un centrocampo a tre, per il resto vedremo a mercato finito che tipo di rosa avremo tra le mani, quello che posso e voglio garantire è che avremo sempre voglia di lottare e vincere ogni gara, poi il risultato lo analizzeremo al fischio finale. Ci saranno momenti belli e più difficili, ma ciò che conta è che la squadra si identifichi con la sua gente. Non ci sono veti su nessun elemento, ci sono dei calciatori che hanno delle volontà e delle volte dividersi non vuol dire litigare bensì prendere una scelta che fa bene a tutti. Prendere dei calciatori con un entusiasmo da Serie B può essere un bene per la società, io non sono uno che mette veti ma prediligo la condivisione con il Club”.

L’entusiasmo dovrà arrivare dai risultati, starà a noi ottenerli in fretta, trovando un’identità e diventando gruppo nel più breve tempo possibile, attraverso il lavoro mio, dei ragazzi, dello staff: dipenderà dall’alchimia, dalle scelte che faremo in sede di mercato, da tanti piccoli, fondamentali tasselli. Non possiamo dimenticarci da dove veniamo, con fame di vincere e voglia di lavorare. Chi rimarrà dovrà avere lo spirito giusto, chi arriverà potrà portarlo in dote perché avrà l’entusiasmo di chi ha scelto convintamente Cagliari”.

 


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