Quartu, musica dal vivo ma solo sino all’1 nei weekend e gratis: stesse regole dal centro al Poetto

Il “piccolo intrattenimento musicale” viene garantito dalla Giunta Milia con una nuova delibera che, però, non riaccende i decibel a palla: “No alla pubblicizzazione degli eventi con manifesti o sui social, di notte musica consentita, dentro i locali, solo in sottofondo”. E, per feste in pinete, spiagge o in stabilimenti balneari in concessione, bisognerà versare una caparra di 400 euro come garanzia per le pulizie


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Il Comune di Quartu apre, solo parzialmente, alla musica sino a tardi d’estate. A guardare gli orari del regolamento che disciplina gli intrattenimenti musicali nei bar del centro e nei chioschi e stabilimenti del Poetto il margine di manovra sembra essere esiguo, ma c’è comunque qualche minima apertura. Sì anche alla musica dal vivo offerta ai clienti nei locali che vendono cibi e bevande, ma sia dentro che fuori non si potranno realizzare spazi per ballare. E, soprattutto, i gestori non dovranno chiedere il pagamento di nessun ticket: chiunque potrà entrare, sentire la musica e decidere se aprire il portafoglio per una o più consumazioni. E, particolare non di poco conto, viene vietato il “richiamo pubblicitario al di fuori del locale e delle sue pertinenze mediante manifesti, interventi su mass-media o pubblicità in rete, biglietti di invito, in modo che l’avventore si indirizzi in quel locale per la sola attività di somministrazione”. Vuol dire che, in caso della presenza di un deejay o di un artista di grido in un bar o in un locale, il gestore non potrà comunicarlo. Non sembra esserci una chiave di lettura alternativa. Il documento dovrà essere, comunque, discusso e approvato dal Consiglio comunale.
Tra le altre regole: in città sì alla musica fino a mezzanotte da lunedì alla domenica, un’ora in più in regalo, cioè sino all’1, il venerdì e il sabato, solo per le attività del Poetto. E no, confermato, alle serate danzanti nei locali non autorizzati. E la musica, in generale, dovrà spegnersi a mezzanotte, a meno di proroghe decise dal sindaco. Da mezzanotte e un minuto in poi, sì al sottofondo musicale solo dentro bar, chioschetti e stabilimenti balneari. Con un occhio, meglio, con un orecchio sempre aperto per non superare il livello dei decibel previsti dal regolamento. E, per feste in pinete, spiagge o in stabilimenti balneari in concessione, bisognerà versare una caparra assicurativa di 400 euro, come garanzia per le pulizie.


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