Coronavirus, test per i cittadini “imprigionati” e tamponi drive in a Monserrato

Tamponi a disposizione dal comune per i cittadini “imprigionati” a casa, anche per decine di giorni, a causa della gran mole di lavoro che i medici dell’Ats devono svolgere ogni giorno. Non solo: il sindaco Locci darà la possibilità nelle piazze  Gennargentu, Maria Vergine e via San Lorenzo a terzi, di eseguire screening in modalità drive in


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Monserrato, tamponi messi a disposizione dal comune per i cittadini “imprigionati” a casa, anche per decine di giorni, a causa della gran mole di lavoro che i medici dell’Ats devono svolgere ogni giorno. Non solo: il sindaco Tomaso Locci darà la possibilità nelle piazze  Gennargentu, Maria Vergine e via San Lorenzo a terzi, di eseguire screening a pagamento in modalità drive in.

Importanti novità in arrivo per i monserratini messe in campo dall’amministrazione comunale per contrastare la diffusione del coronavirus, supportare le fasce più a rischio della popolazione e coloro che sono coinvolti direttamente con le problematiche legate al Covid-19.

La comunicazione è giunta questa sera durante la seduta in streaming del consiglio comunale. Durante la discussione dell’interpellanza presentata a fine settembre dalla consigliera Francesca Congiu, prima firmataria, esponente del PD, che ha proposto, tra l’altro, i test sierologici per gli over 60 e per le famiglie che all’interno del nucleo familiare hanno un componente diversamente abile al fine di tutelare la salute dei cittadini, il sindaco ha precisato che a luglio e ad agosto Monserrato era covid free e le misure adottate in precedenza dall’amministrazione sono state fondamentali per raggiungere questo risultato.

Non solo: nonostante la recrudescenza del virus, allo stato attuale Monserrato ha una media inferiore di persone positive rispetto ai centri limitrofi. “La richiesta effettuata, quindi, era inopportuna – spiega il sindaco – soprattutto le soluzioni degli screening vanno fatte non con i test sierologici”, non del tutto affidabili al contrario dei tamponi che garantiscono una maggiore garanzia.

La recrudescenza però poi è arrivata anche in città “e l’amministrazione non è stata ferma: sono state sanificate le strade, sono state messe in campo le contingentazioni, stiamo valutando anche per il mercato e abbiamo anticipato anche il governo con una ordinanza con la quale era stato disposto il blocco dopo le ore 24 del transito nelle zone principali, perché si potevano verificare dei casi di assembramento. La questione dello screening mi sembra più sensato adesso che c’è una situazione di recrudescenza. Passerà con la variazione di bilancio, abbiamo messo dei denari proprio per valutare la possibilità di eseguire non uno screening ma di fare dei tamponi”.

Uno strumento ancora più efficace, quindi, per rilevare la presenza del Covid-19, mirato anche a “non intasare la sanità sarda”.

Una parte economica inoltre verrà messa a disposizione dal comune per gli over 65, i disabili, le scuole, e per tutte quelle persone che adesso sono imprigionate in casa a causa purtroppo di lungaggini da parte di coloro che devono dare soluzioni e risposte al fatto che un tampone sia positivo o negativo.

Purtroppo è una situazione importante: gli operatori sono pochi e stanno lavorando tantissimo. Io li ringrazio e sono solidale con tutti i sanitari e con tutti coloro che si stanno sacrificando per la nostra salvezza e la nostra salute”.

Francesca Congiu replica: “Siamo contenti che ora saranno eseguiti i tamponi, specifico che i test come in tanti altri comuni vengono utilizzati per la valutazione del territorio: covid free o non covid free si sapeva che ci sarebbe stata una recludescenza del virus. Non sapevamo come e quando; anche altri centri erano covid free e si sono attivati per farlo affinché venisse poi rivalutata la situazione sanitaria. Noi chiedevamo solo un monitoraggio per capire quale fosse la situazione a Monserrato. La minoranza – specifica Congiu –  non è qui per fare polemiche infruttuose, noi vogliamo fornire idee, progetti che possano essere a beneficio di tutta la comunità, ma l’amministrazione a volte sembra sorda alle richieste della minoranza”.

 


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