Sos a Solinas di Caminera Noa: “Fuori i non residenti dalla Sardegna e indennizzi subito”. Caminera Noa chiede a Solinas di fare come la Toscana, cioè di chiedere a chiunque è arrivato dalle zone più a rischio del Coronavirus di andare via dalla Sardegna. Ecco la lunga nota di Caminera Noa: “L’applicazione delle restrizioni alla Lombardia dello scorso 7 marzo ha avuto delle conseguenze molto gravi sulla Sardegna: 11mila settentrionali, con altissime possibilità di portare con sé l’infezione e propagarla in un territorio come il nostro (senza alcun focolaio) si sono fiondati nelle loro seconde case nell’isola, e gran parte di questi non ha né dichiarato e certificato immediatamente il suo arrivo, né si è messa subito in quarantena. Tutto questo è stato permesso da Conte con «un netto diniego» alle, seppur tardive, richieste di Solinas sul blocco dei trasporti verso la Sardegna. Poco dopo il Presidente del Consiglio ci ha ripensato, firmando un decreto che ha reso tutto lo Stato «zona protetta», sino all’annuncio di ieri sera, 11 marzo, con cui ha presentato misure ancora più severe, su pressione dei governatori delle regioni del nord Italia (in particolare Lombardia e Veneto).
Riteniamo irresponsabile, da parte del Governo centrale, non aver permesso alla Sardegna di restare “Virus Free Zone”: è chiaro che se la situazione fosse stata inversa, ovvero se ci fosse stato un focolaio nella nostra terra, non ci avrebbero mai permesso di riversarci nelle regioni italiane.
Così come riteniamo irresponsabile, da parte del Governo sardo e dei comuni ospitanti porti e aeroporti, non aver utilizzato la poca forza pubblica di cui disponiamo per fare seri controlli e censire agli arrivi tutti i non residenti.
Infine, riteniamo il Governo centrale responsabile del dilagare dell’epidemia, a cui ha risposto tardivamente con misure che di fatto hanno ulteriormente messo in grave crisi la già precaria economia sarda.
Pertanto chiediamo al Governo della Regione Autonoma della Sardegna di adottare la medesima misura del governatore della Toscana verso i non residenti, che di fatto ha obbligato dal 10 marzo chiunque sia arrivato in Toscana dalle zone a rischio, ad andare via. Il motivo è semplice: con le loro azioni irresponsabili, stanno mettendo in pericolo la salute pubblica dei residenti, intasando i pronto soccorso e le guardie mediche e rischiando il collasso del sistema sanitario locale. In Sardegna disponiamo di poco più di 130 posti in terapia intensiva (ora diventati 180 con tre nuove unità, ma comunque insufficienti se si dovesse presentare una situazione ancora più allarmante) molti dei quali già occupati da pazienti che ne hanno assoluto bisogno. Potremo essere solidali con pazienti da altre zone dello Stato solo se il nostro sistema sanitario non collasserà, e questo pericolo è concreto.
In sintesi chiediamo al presidente Solinas:
Di emanare immediatamente una ordinanza regionale di allontanamento per tutti i non residenti provenienti dalle zone infette (con chiaro riferimento a chi si è riversato in Sardegna a zone rosse già istituite dopo la fuga di notizie di ulteriori strette e non ai tanti studenti e lavoratori già presenti da tempo in Sardegna);
Di chiedere una conferenza urgente con il capo del Governo al fine di garantire i risarcimenti economici per la nostra economia, visto l’affrettarsi del governo nel precisare che gli aiuti non saranno distribuiti in egual misura su tutto il territorio dello Stato”.












