Sant’Efisio, prima di convertirsi al cristianesimo, fu un militare. Così non dovrebbe risultare sacrilego, se per l’edizione 2020, in tempi di Coronavirus, il santo andasse da Stampace a Nora su un camion militare. Ancora non è stato deciso nulla. Ma questa l’ipotesi che circola per un’edizione destinata comunque a rimanere nella storia. Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha spento le speranze dei fedeli: tutta Italia a casa anche il primo giorno maggio per le misure anti contagio disposte dal Governo. E così anche la sagra di Sant’Efisio con tutta la sfilata folkloristica di traccas, costumi tradizionali e cavalieri, e con la processione del simulacro issato sul cocchio trainato da buoi e accompagnato da fedeli e suonatori di launeddas, non si terrà.
Troppo alto il rischio che la folla si accalchi per avvicinarsi a “Sant’Efis” violando le norme in vigore sul distanziamento sociale e agevolando l’eventuale diffusione del virus.
L’unica cosa sicura è che il simulacro in un modo o in un altro andrà da Stampace a Nora e tornerà il 4 maggio, come da secoli. “Stiamo ragionando su un possibile modo alternativo per portare la statua a Nora”, spiega Giancarlo Sanna, presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone, “ovviamente il simulacro (una delicata statua lignea del XVII secolo, ndr) deve viaggiare in condizioni di assoluta sicurezza. Ma ancora non abbiamo alcuna ufficialità. Abbiamo solo ragionato, in ambito confraternale, su diverse ipotesi alternative a quella del cocchio trainato dai buoi, come quella dell’utilizzo di un camion”.
E un’idea che a Stampace si sta facendo strada è quella del camion dell’Esercito, mezzo familiare per il simulacro. Dagli anni ’70 del secolo scorso la costruzione del porto canale interruppe la vecchia strada per Nora. E da allora tutti gli anni, il primo maggio, il tratto che va da villa Ballero fino a La Maddalena a Capoterra (e il tratto opposto il 4 maggio) Sant’Efisio lo percorre sulla circonvallazione a bordo di un mezzo militar: sopra un camion “Isoli”, lo scorso anno messo a disposizione dal battaglione trasmissioni “Gennargentu” in grado di accogliere a bordo il simulacro col cocchio in totale sicurezza. L’idea più semplice potrebbe essere quella di utilizzare lo stesso mezzo, già collaudato per un breve tragitto, per tutto il percorso fino alla spiaggia di Nora e rientro. Sarà il comitato di Sant’Efisio a decidere ed eventualmente a fare la proposta al comando militare che, ovviamente, sarebbe disponibilissimo a collaborare e ben lieto di accogliere la proposta. La risposta definitiva nei prossimi giorni.