Controlli all’aeroporto di Cagliari: “La scatola per le registrazioni? La ignorano quasi tutti”

La denuncia della deputata Mura: “Dopo il controllo della temperatura c’è una scatola incustodita per depositare le registrazioni. Ma la maggior parte dei passeggeri la ignora e passa dritto senza metterci nulla. In principio era il passaporto sanitario. E poi fu una scatola. Levatela”


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Dal passaporto sanitario alla scatola vuota. La denuncia è della deputata Romina Mura, Pd.
“Ore 23e15. Sbarco a Elmas”, scrive la Mura nel proprio profilo Facebook, “In arrivo da Fiumicino. Ci rilevano la temperatura E va benissimo. Fra l’altro sempre con grande delicatezza e gentilezza.  Accediamo all’area successiva.
Innanzi a noi la scatola di cui alla foto. È uno scherzo No. È proprio una scatola.
Anonima e solitaria. Non c’è nessuno che ci dica a cosa serve. E si sa le scatole non parlano.
Che si fa? Dovrò mettere qualcosa nella povera scatola o dovrò infilarci la mano e pescare una comunicazione, una direttiva di comportamento o magari un test rapido per verificare se sono positiva al covid?
E se io ci mettessi una dichiarazione con i miei dati anagrafici, relativi al mio domicilio e addirittura quelli attinenti alla mia salute, in che mani finirebbero? Da chi verrebbero letti e tutelati? Mistero
Allora mettiamola così.
Io capisco tutto.
Ma per cortesia, levatela quella scatola.
È un pessimo biglietto da visita per la Sardegna non assolve alla funzione (immagino) di raccogliere le  registrazioni di chi è arrivato con l’ultimo volo da Roma e potrebbe mettere nei guai chi gestisce l’aeroporto, che avrà, forse, chissà, autorizzato quella roba lì?
Fidatevi. La maggior parte dei passeggeri dopo averla guardata alcuni con sospetto, altri (io fra questi) con tenerezza, sono passati senza riporci nulla .. come se la scatola non esistesse.
In principio era il passaporto sanitario. E poi fu una scatola”.


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