Continuità territoriale agli sgoccioli, i sindacati chiedono intervento urgente di Solinas

La Uiltrasporti ha analizzato la situazione del sistema aeroportuale sardo e discusso le criticità che diventano allarmanti durante la stagione invernale: drastica riduzione delle frequenze e mancato rispetto delle fasce orarie. Sos al governatore, secondo il sindacato servono risorse dedicate solo al periodo invernale


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E’ allarme sulla continuità territoriale aerea da e per la Sardegna, in scadenza anticipata a marzo prossimo come annunciato da Ita e Volotea che la gestiscono, per loro volontà, senza compensazioni. I sindacati sono in allarme, il rischio di dover viaggiare a prezzi esorbitanti è molto alto, e in particolare la Uiltrasporti Sardegna chiede al presidente Solinas l’immediata istituzione di un tavolo tecnico per discutere il nuovo assetto del sistema aeroportuale sardo e il nuovo modello di continuità territoriale per scongiurare, in seguito alla dichiarazione dei vettori di non voler più operare le rotte in continuità a partire dal prossimo marzo, l’isolamento della Sardegna.

 

E’ quanto è emerso durante l’attivo nazionale del trasporto aereo che si è svolto oggi presso l’aeroporto di Olbia in cui si è discusso dell’attuale sistema sardo e di tutte le criticità emerse durante la stagione estiva.

 

“Riteniamo che l’attuale modello presenti forti criticità soprattutto durante il periodo invernale, con una drastica riduzione delle frequenze e il mancato rispetto delle fasce orarie così come previsto degli oneri di servizio”, spiegano il segretario generale William Zonca e la segretaria regionale Elisabetta Manca.

 

Secondo la Uiltrasporti è necessario che le risorse economiche siano sufficienti a compensare le eventuali perdite dei vettori nel periodo di bassa stagione, stabilendo un tetto massimo alla tariffa dei non residenti così da garantire uguale diritto alla mobilità delle persone e una tariffa scontata che colmi il gap derivato dall’insularità per i residenti.

 

Tali risorse devono essere concentrate maggiormente o esclusivamente nel periodo winter dato che gli alti volumi di traffico del periodo estivo consentono già ampi margini di guadagno ai vettori. Inoltre, spiegano i vertici della Uiltrasporti, è necessario che la Sardegna si doti di un sistema aeroportuale sardo che possa creare sinergia e sviluppo tra gli scali senza metterli in competizione ma esaltandone le loro peculiarità e specificità per incrementare il flusso dei passeggeri, destagionalizzare, essere maggiormente competitivi nella contrattazione con i vettori e sviluppare  l’economia di tutto il territorio sardo.

 

Per la Uiltrasporti il comune denominatore di quanto sopra descritto non può che essere la Regione Sardegna, che dovrebbe acquisire delle quote di Sogaer, oggi in possesso della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, per poi costituire una holding con il fondo di investimento F2i Ligantia,  già proprietaria di Geasar e Sogeaal.

 

“Questo – concludono Zonca e Manca – è il presupposto essenziale per una gestione imparziale dei tre aeroporti che solo un ente pubblico regionale può garantire”.


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