Confindustria-Coldiretti,lite sui prodotti sardi:”Ok a materie estere”

Confindustria: “Un prodotto è sardo doc anche se utilizza materiali che arrivano dall’estero, siamo stanchi di essere definiti contraffattori”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Un prodotto sardo è tale anche se la materia prima arriva dall’estero: è la  trasformazione che lo rende tale”. Confindustria risponde alle critiche mosse da Coldiretti, che sostiene l’idea secondo cui la produzione sarda deve esserlo dall’inizio alla fine, compresi i prodotti utilizzati. “È tutto legale – ha sottolineato Pierluigi Pinna, di Confindustria nord Sardegna – lo prevede la normativa. Da parte delle associazioni c’è il tentativo di attribuire un’immagine negativa al made in Sardinia con alcuni discorsi ambigui: siamo stanchi di essere definiti dei contraffattori”. 

Un messaggio lanciato durante un incontro di questa mattina per fare il punto della situazione sul settore agroalimentare e delle bevande in Sardegna. “Un comparto da difendere e sviluppare – ha spiegato Alberto Scanu, Confindustria Sardegna – che deve uscire da quel limbo in cui è stato finora rilegato, attraverso delle politiche condivise da diversi assessorati: Agricoltura, ma anche Artigianato, Commercio e Turismo. Questo settore può dare un enorme contributo per lo sviluppo dell’isola, ma occorre una reale politica industriale per il comparto, e la definizione di nuove politiche comunitarie”. Secondo alcuni dati forniti da Confindustria Sardegna, l’industria agroalimentare e delle bevande nell’isola ha un valore aggiunto del 20 per cento, percentuale superiore rispetto alla media nazionale pari al 9 per cento. Il settore utilizza il 70 per cento di prodotti sardi, nonostante l’isola importi l’80 per cento di frutta, verdura e carni, e detiene il 20 per cento degli occupati, nonché il 21 per cento degli investimenti fissi lordi dell’intero settore industriale.

“Siamo orgogliosi di questo settore – ha aggiunto Pierluigi Pinna – L’industria alimentare e delle bevande costituisce un patrimonio di conoscenze, ma anche di capacità  di selezionare e trasformare sapientemente le materie prime disponibili con ricette e tecniche originali. C’è però il tentativo di dare un’immagine negativa alla produzione industriale alimentare sarda in funzione della provenienza della materia prima”. Uno degli obiettivi, secondo Roberto Bornioli, di Confindustria Centrale, “è far triplicare la percentuale dell’agricoltura sarda sul Pil, attualmente al 3 per cento”. 


In questo articolo: