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Nell’ambito di un’articolata indagine in materia di polizia ambientale finalizzata a verificare la presenza di una discarica abusiva di vaste dimensioni nella storica regione del Sulcis, i militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Cagliari, in attuazione di puntuali e dettagliate direttive della Procura del capoluogo isolano, hanno proceduto già dai mesi scorsi ad eseguire, con l’ausilio di personale tecnico dell’ARPAS, una serie di carotaggi all’interno dell’area industriale di pertinenza di Enel SPA in località Portovesme – Comune di Portoscuso-.
L’intervento delle Fiamme Gialle nasce dalla necessità di accertare possibili contaminazioni del territorio derivanti da scarti di lavorazione (quali olii e altre sostanze nocive pericolose abilmente occultate nel sottosuolo) smaltiti senza che venissero osservate le vigenti normative che disciplinano lo specifico settore. Per tali motivi la Procura Cagliaritana nominava un Consulente Tecnico al fine di verificare, in stretta sinergia con i militari operanti, la presenza della discarica abusiva, natura e provenienza dei rifiuti nonché gli interventi eseguiti per la bonifica e quelli, eventualmente, da realizzare.
L’attività congiunta ha permesso di individuare, e successivamente porre sotto sequestro un’area di circa 23.000 metri quadrati all’interno della quale sono stati rinvenuti interrati (ad una profondità di circa 3 metri) agenti inquinanti catalogati come rifiuti pericolosi industriali di varia natura (olii sintetici, miscele bituminose contenenti catrame, scorie di cemento, fusti corrosi e lana di roccia/vetro) per un totale di oltre 45.000 tonnellate di materiale da destinare alla successiva bonifica. L’operazione descritta testimonia ancora una volta l’impegno profuso dai finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari a tutela del delicato ecosistema ambientale dell’isola.
Enel. La precisazione di Enel Produzione: “Stiamo collaborando in merito alle verifiche in corso circa i materiali rinvenuti e il cui smaltimento, secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza, sarebbe avvenuto tra trenta e i cinquanta anni fa”.