Andrà a processo a breve la giovane Chiara Petrolini, indagata per aver ucciso i suoi due bambini appena nati a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. La Procura ha terminato le indagini preliminari, mentre la ragazza è ancora agli arresti domiciliari dallo scorso 20 settembre. L’accusa è pesantissima: omicidio e soppressione di cadavere dei due neonati, dati alla luce nella villetta di famiglia tra maggio 2023 e agosto 2024. Confermate dunque le accuse per la 23enne, che ha sempre affermato di aver fatto tutto da sola e che nessuno fosse a conoscenza delle due gravidanze. Ma soprattutto, Chiara sostiene che entrambi i piccoli siano nati morti. Stando a quanto emerso dalle due autopsie, il secondo bimbo sarebbe morto per dissanguamento dopo il taglio del cordone ombelicale, mentre sul primo nato- date le condizioni del corpicino- è molto più difficile stabilire con certezza i motivi del decesso. Da questo momento l’indagata ha 20 giorni di tempo per presentare una memoria difensiva oppure chiedere un nuovo interrogatorio. Cruciale, per gli inquirenti e la valutazione della colpa della giovane, la sua capacità di intendere e di volere al momento dei fatti.











