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“Il comune di Cagliari ha esternalizzato il servizio affissioni e la concessionaria, la Abaco spa di La Spezia con sede a Roma, paga un canone fisso anticipato all’inizio dell’anno. La responsabilità su quello che viene affisso è dunque della società ma naturalmente il sindaco, con i suoi poteri, può ordinare la rimozione dei manifesti no vax”. A spiegare come stanno le cose, e come potrebbero evolvere, è l’avvocato cagliaritano Carlo Augusto Melis: la vicenda dei cartelloni 6×3 comparsi giovedì sera a Cagliari per inneggiare contro il vaccino anti covid, è in poche ore un caso nazionale e si avvia a diventare un caso giudiziario. L’avvocato Melis è il legale che segue il comune di Quartu e l’Anci (e anticipa che altri si uniranno presto) nella costituzione al Tar contro il ricorso di 173 medici sospesi dal servizio sanitario nazionale.
“Per l’affissione dei cartelloni, con quelle dimensioni poi, serve l’autorizzazione ma se il servizio è esternalizzato la responsabilità diventa della concessionaria. Ma su un argomento così importante, in un momento tanto delicato, sarebbe stato opportuno consultare il sindaco. Che, in ogni caso, adesso ha tutti i poteri per rimuovere quei cartelloni”. Fra l’altro, manifesti così grandi e in punti così strategici hanno un costo notevole. “Qualcuno deve metterci i soldi, sono costi notevoli, parliamo di migliaia di euro e bisogna capire chi ci mette i soldi e perché”.
Ma è percorribile la strada della denuncia? “Assolutamente sì”, dice l’avvocato Melis. “Si può fare un esposto penale in Procura, chiedere immediatamente al Comune che vengano rimossi i manifesti, e se il comune non ottempera si può chiedere un provvedimento d’urgenza al Tribunale”. E la strada dell’esposto in Procura è quella seguita dai parlamentari del Pd Romina Mura e Andrea Frailis, che questa mattina formalizzeranno la denuncia.
Per quanto invece riguarda la costituzione dinanzi al Tar per la questione dei medici sospesi da Ats, l’avvocato Melis spiega che “ci costituiremo intervenendo al processo ad opponendum. Il comune di Quartu è titolare di uno dei più grandi hub vaccinali della Sardegna, e l’Anci rappresenta tutti i comuni: i sindaci sono autorità sanitarie e di pubblica sicurezza, e devono vigilare sulla salute pubblica, quindi hanno pieno titolo a costituirsi. Che i medici pretendano di non essere vaccinati è una follia, nei tempi più drammatici della pandemia, dei mille morti al giorno la maggior parte proveniva da strutture sanitarie. In Francia i vigili del fuoco hanno perso il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, eppure hanno contatto con meno gente rispetto ai medici. Infine – conclude l’avvocato Melis – il ricorso di 173 persone con posizioni anche molto diverse è ai limiti dell’ammissibilità”. L’udienza al Tar dovrebbe essere fissata per il 14 settembre.