“Il mio nuovo amico sostiene che negli spazi pubblicitari privati ognuno possa divulgare i messaggi che gli pare e piace e che le istituzioni non debbano intervenire perché la nostra è una democrazia matura in cui abbiamo tutti gli elementi per formarci una solida opinione. Che corbellerie”. Così Francesca Ghirra, consigliera comunale dei Progressisti ha attaccato il primo cittadino. Postando una propria foto accanto ad un asino al quale ha attribuito il contenuto delle dichiarazioni del sindaco sui cartelli no vax apparsi in città.
La replica. “Immaginate cosa sarebbe successo a parti invertite. Indignazione, accuse di sessimo, pubblica condanna, richieste di dimissioni”, ha replicato Toto Sirigu, consigliere comunale Fdi, “questi personaggi si rivelano per quello che sono: dall’alto della loro spocchia credono di avere la verità in tasca e chiunque non la pensi come loro è un nemico da distruggere con ogni mezzo.
Ed è proprio tipico del loro modo di fare, loro che si ergono a paladini dei diritti, predicando rispetto e tolleranza: quando non riescono a controbattere sul terreno della dialettica politica ecco che sferrano l’attacco alla persona. E allora mi chiedo: chi è l’asino?”
L’interrogazione. Oggi i consiglieri di centro sinistra hanno invitato il sindaco a “prendere finalmente una posizione chiara e decisa: continuare a permettere che i nostri concittadini siano bombardati da informazioni false e ingannevoli è grave e pericoloso, oltre che estremamente offensivo verso le vittime e i loro familiari, i medici, il personale sanitario e tutti coloro che in questo anno e mezzo hanno dovuto fermarsi a causa del virus”.









