Quando alle 22 sul palco sale Carla Medau, l’atmosfera in piazza del Popolo cambia di colpo. Sulle note di “Fisico e politico”, tutta la voglia di cambiamento di un paese ferito dalla crisi si trasforma in entusiasmo. “Carla Medau, una di noi”. La scritta compare sulla maglietta di un ragazzo disabile che segue il comizio con gli occhi sbarrati, proprio mentre la candidata a sindaco di Cittadinanza Attiva promette politiche sociali migliori e più attenzione per i più deboli. Nei suoi occhi c’è tutta la commozione e la voglia di riscatto, la speranza che la politica e l’antipolitica di oggi sembrano avere cancellato nei talk show gridati. “Avremo grande attenzione soprattutto peri più deboli, al centro del nostro progetto c’è l’equità tra i cittadini che più volte è stata negata”, e una luce si accende negli occhi di quel ragazzo in sedia a rotelle, quasi mimetizzato ma dolcissimo, nella piazza gremita da migliaia di persone. Carla Medau presenta idee che vanno al cuore della comunità: una grande cittadella sportiva a Is Argiolas, spazi per i concerti per i giovani. Proprio a loro dedica gran parte del comizio: “Vogliamo dare ai ragazzi di Pula e alle giovani coppie il diritto alla casa nel nostro paese. A prezzi ragionevoli senza dovere emigrare a Sarroch o Villa San Pietro, senza dovere spendere 200mila euro. Vogliamo introdurre agevolazioni fiscali per chi soffre. Vogliamo riportare la speranza, vogliamo fare ripartire il nostro paese con i sogni di riportare i fasti di un tempo”. Carla Medau non nasconde di volere cambiare registro, mostrando una netta discontinuità con le idee di Cabasino: “Mi scandalizzo quando vedo che per il lavoro dei nostri giovani non sono mai arrivati i soldi dei bandi europei- spiega- quando vedo un piano urbanistico che ha riempito di vincoli il nostro territorio prevedendo il porto turistico a ridosso dell’area Sic che di fatto ingabbierà gran parte del nostro territorio. Il porto turistico è al centro del nostro programma, ma non deve nascere a discapito dei terreni dei pulesi”. Ha aspettato dieci anni, Carla, per costruire la sua grande rivincita: “Ho fatto cinque anni di opposizione per poi passare in Provincia dove per cinque anni sono stata assessore al Bilancio: beh, penso che al contrario di quel che afferma qualcuno in campagna elettorale l’esperienza amministrativa invece conti davvero, al contrario dell’inesperienza. Perchè poi si deve governare, e noi governeremo grazie a una squadra valida in tutti i settori. Ho sentito molti veleni in questa campagna elettorale: persone che ribattevano ai punti del nostro programma dicendo “ce l’ho, ce l’ho”, come negli album delle figurine. Assessori che hanno favorito imprenditori invece che altri, o che hanno portato avanti una gestione personalistica dei servizi sociali. O che si sono visti trasformare i loro terreni da agricoli in edificabili. Chi ora li ospita nella sua lista non può fare finta di niente, né proteggersi dietro i falsi profili di Facebook.Mi fa sorridere che oggi alcuni esponenti che caddero insieme alla giunta Loi sostengano la lista di Barbara Boi. Noi non abbiamo mai governato Pula come qualcuno ha fatto per dieci anni con immobilismo e scelte contestate, e lo faremo con la democrazia partecipativa, insieme ai cittadini. Saremo il cambiamento, e riapriremo piazza del Popolo per favorire i commercianti tramortiti da anni di delusione”. “Noi puntiamo sui programmi- assicura Carla Medau- non abbiamo paura di portare a Pula idee innovative tratte dalle città più moderne ed eco sostenibili. Siamo qui a testa alta per riportare speranza in tempi di crisi. Vogliamo difendere il lavoro delle imprese pulesi. Vogliamo rivedere il piano urbanistico per dare pari diritti a tutti i cittadini. Basta con le scelte che bloccano lo sviluppo, anche Is Molas con le sue potenzialità è una ferita aperta. Noi non avremo paura di parlare con tutti gli imprenditori che intendano investire a Pula per portare lavoro, così come stringeremo una sinergia importante col parco tecnologico e con l’istituto Alberghiero per migliorare la formazione dei nostri giovani e assicurare loro corsi professionali per immettersi in tempi brevissimi nel mondo del lavoro. E non solo con contrattini di due mesi in campagna elettorale” .
Colpisce la differenza in piazza,dove la gente grida gli slogan e si abbraccia, come nelle più belle campagne elettorali all’americana. I timidi supporters di Boi e Taccori che applaudivano in pochi diventano un mare di ragazzi e ragazze sotto il palco di Carla. Hanno le magliette di Cittadinanza Attiva, si sentono parte di una squadra. Colpisce l’incredibile attaccamento al paese di questa ragazza, ma soprattutto del paese verso questa ragazza che è sempre stata stimatissima in paese, ma che mai come questa volta ha visto un calore così grande intorno al suo progetto. Colpisce la differenza tra le facce tese degli altri candidati, emozionati e nervosi sul palco, e la sua incredibile grinta di chi ha motivazioni diverse. Carla impersonifica tutta la voglia di risorgere del paese, centinaia di persone la accerchiano a fine comizio, ora credono in lei e vogliono risposte vere. I ragazzi della banda musicale, quelli delle associazioni di volontariato. delle associazioni sportive, dei commercianti. E che sanno che Carla pur non avendo mai guidato il paese è sempre stata lì per loro, ad ascoltarli. A impegnarsi attivamente per la Caritas, per la banda musicale, per Santa Margherita. Alle 23 la piazza è un tripudio per Carla, tra i complimenti dei suoi supporter: “Sei stata fantastica, questa volta mi hai fatto piangere. Perché qui abbiamo sofferto, e adesso con te speriamo nella rinascita. Non sarà facile, ma siamo dalla tua parte”, dice una ragazza che va via di corsa. E fra piazza del Popolo e il Municipio ci sono cento metri, da percorrere insieme alla gente domenica prossima. In un sogno “fisico e politico” che si sta per realizzare.











