Carceri, Sdr: “Benessere… dentro e fuori” per le detenute a Uta

E’ la nuova iniziativa che l’associazione “Socialismo Diritti Riforme” dedica alle detenute della Casa Circondariale di Cagliari-Uta


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“Benessere…. dentro e fuori” è la nuova iniziativa che l’associazione “Socialismo Diritti Riforme” dedica alle detenute della Casa Circondariale di Cagliari-Uta. Organizzato con la collaborazione dell’Area Educativa dell’Istituto, coordinata da Claudio Massa, il progetto, che è stato concordato con il Direttore del Penitenziario Gianfranco Pala, intende favorire una riflessione sulla convivenza nella sezione destinata alle donne all’interno del Villaggio Penitenziario, ubicato nell’area industriale di Cagliari, a circa 23 chilometri dal capoluogo. L’iniziativa in programma giovedì 19 maggio a partire dalle ore 9.30 prevede un incontro Maria Franca Marceddu, chirurgo estetico, e Rina Salis Toxiri, psicologa esperta di leadership, comunicazione e motivazione personale.

            “Dai colloqui con le detenute – afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione SDR promotrice dell’iniziativa – è emerso il profilo problematico della convivenza delle donne in un ambiente come quello detentivo particolarmente difficile e inadeguato a favorire relazioni serene e costruttive. E’ stata altresì riscontrata la necessità di condividere una visione di benessere che coincida con la conoscenza di sé, della propria identità, della cura della persona e salvaguardia della salute. Un’immagine di sé e della propria bellezza che necessariamente si deve nutrire di conoscenze, di saperi da condividere, di scelte di vita consapevoli anche attraverso il confronto e la costruzione di relazioni positive tra donne private della libertà e Agenti della Polizia Penitenziaria. La realtà delle donne detenute – figlie, madri, mogli e compagne con vicende umane dolorose – genera spesso un mondo a parte in cui il rispetto delle regole e la crescita individuale sono talvolta animate da rivendicazioni e da rapporti con l’altro sesso e con i figli improntate al senso di colpa. Terminata l’esperienza detentiva, c’è il forte rischio che nelle famiglie e nei gruppi sociali di appartenenza si ripetano modelli sbagliati. Il mese di maggio, con un forte significato evocativo, segue un percorso che, iniziato a marzo con la Giornata internazionale della Donna, intende attivare a luglio – conclude Caligaris – una giornata di prevenzione del tumore al seno”.

            In occasione dell’incontro, le detenute, attualmente una trentina, riceveranno in omaggio dei campioncini di prodotti per la cura della persona messi a disposizione dal Centro medico estetico “Dalle ceneri della Fenice” di Cagliari.