Il Senato ha approvato, per alzata di mano, il disegno di legge firmato dalla parlamentare Maria Vittoria Brambilla, da anni in prima linea per la tutela degli animali. La legge prevede nuove normative su vari reati nei confronti degli animali, dai maltrattamenti all’uccisione fino al combattimenti clandestini.
Pene più severe anche per quanto riguarda gli abbandoni, spettacoli vietati e traffico illegale; nuove aggravanti; sequestro e affidamento definitivo degli animali maltrattati. Introdotto anche il divieto di tenerli legati con catene e dell’uso commerciale delle pellicce di gatto domestico.
Per i maltrattamenti è prevista la reclusione fino a 2 anni, senza la possibilità di pagare una sanzione.
Se si uccide un animale invece è previsto il carcere da 6 mesi a 4 anni, multa fino a 60.000 euro.
E ancora:
- Combattimenti tra animali: carcere da 2 a 4 anni per gli organizzatori, multa fino a 30.000 euro per i partecipanti
- Eventi, spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie: sanzioni raddoppiate da 15.000 a 30.000 euro.
“È il miglior risultato possibile – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa sul sito ufficiale – nelle condizioni presenti. In un momento in cui questo governo continua a colpire duramente la fauna selvatica, spalanca la porta alla caccia e non vuole nemmeno discutere dell’abolizione degli animali nei circhi, questa legge rappresenta una conquista. Che sia passato un inasprimento delle pene è un fatto importante. Si tratta di un provvedimento atteso da anni, che recepisce l’articolo 9 della Costituzione, laddove si afferma che la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni. Un passo concreto verso un sistema giuridico che riconosce agli animali una tutela autonoma e reale. Oggi è una giornata buona per chi crede nella giustizia anche per gli animali.”













