«Ridateci Zara, è come una figlia per noi. Chiunque sappia qualcosa, ci faccia sapere». A pochi giorni dal furto della cagnetta di pitbull di appena tre mesi, i proprietari non s’arrendono. Dal canto suo, Francesco Giganti e Francesca Gravellu, hanno raccolto fotogramma per fotogramma di quanto è accaduto, anche i volti ben visibili dei giovani (due uomini e una ragazza) che hanno ideato il piano per rubare il cane dall’abitazione di Via Stazione, a poche centinaia di metri dal Conad Store di Carbonia.
Le telecamere di sicurezza, ben quattro posizionate in maniera strategica, hanno filmato tutto, persino alcune cifre della targa dell’auto, una Mercedes classe A del 2007 e non sarà difficile per gli inquirenti risalire, (dal database della Motorizzazione, a quel tipo di auto ed associarla al proprietario del mezzo. Questo pomeriggio, Francesco Giganti, presenterà denuncia scritta al Commissariato di Polizia di Carbonia, allegando anche i documenti video, minuto dopo minuto. Emergerebbero addirittura altri elementi sconcertanti: in alcuni frame video, si notano dei giovani che scendono dall’auto con delle borse a tracolla “leggerissime” (si vedrebbero dalle immagini in bianco e nero e dal modo in cui uno dei due la indossa) e al ritorno appaiono piene, “forse sono borse schermate – dice il proprietario della cucciola, Zara – tutti elementi che darò ai poliziotti e tra l’altro, anche il centro commerciale Conad Store verificherà i filmati delle telecamere interne alla stessa ora e giorno in cui è avvenuto il furto”.
Una vicenda che sembrerebbe studiata a tavolino: alle 09.30, due ragazzi effettuano un primo sopralluogo, si avvicinano al cane, tentano di saltare, ma notano che in casa c’è gente, desistono, attraversano e si recano al supermarket di fronte. Verso le 15.30, nuovo sopralluogo, stavolta c’è anche una ragazza: tutto viene filmato, scavalcano dentro il cortile, prendono la cagnetta ed entrano dentro il Mercedes. E poi, qualche giorno prima – racconta Francesco Giganti – un ragazzo del paese si avvicina e lo avverte che gli zingari vorrebbero rubargli il cane, ma tutto non coincide: la comunità rom lì accanto conosce bene la vittima del furto e nei fotogrammi delle telecamere a circuito chiuso si notano i visi degli autori del furto, che nulla hanno a che fare con i membri della comunità rom. Tutti elementi che la Polizia di Carbonia valuterà attentamente. Nel frattempo, a casa di Francesco Giganti il clima che si respira è un mix tra rabbia, sconcerto e tristezza: “Zara deve tornare a casa, tra l’affetto dei suoi padroni”. E sul web, il tutto diventa virale. Guardate il VIDEO di Zara, felice con i suoi padroni, prima che mani ignote lo rubassero qualche giorno fa da Carbonia.













