Interventi mirati al fine di prevenire e contrastare il bullismo: dopo il grave atto accaduto a un ragazzino autistico su un bus diretto a scuola, l’amministrazione comunale è pronta a intraprendere un percorso ancor più incisivo al fine di contrastare il triste fenomeno sempre più radicato tra i giovani.
A Casteddu Online, il sindaco Beniamino Garau e l’assessore alla pubblica istruzione Donatella Dessì espongono riflessioni e progetti che coinvolgeranno le scuole, i giovani e le famiglie. “Il bullismo è una piaga sociale, una vera e propria emergenza che, in diverse circostanze, ha visto giovani del nostro territorio protagonisti di fatti gravissimi, come quello accaduto qualche giorno fa su un pullman di linea” spiega il primo cittadino.
“Da mesi stiamo lavorando, con le commissioni consiliari interessate, su quali azioni mettere in campo per contrastare questa problematica e si è deciso di organizzare un incontro pubblico (ancora in fase di definizione) previsto per i 7 febbraio, con gli esponenti regionali promotori della norma sulla prevenzione del bullismo e cyberbullismo, esperti del settore, testimonianze”. Prevenzione è la parola d’ordine, “rendere consapevoli i giovani delle loro azioni affinché episodi del genere non accadano più” specifica Donatella Dessì.
“Gli interventi più efficaci sono quelli congiunti in cui vengono coinvolti alunni, genitori e insegnanti, istruttori sportivi, specialisti, al fine di poter unire forze e conoscenze per contrastare e prevenire questa grande piaga sociale” aggiunge Garau.
Una sinergia di forze, insomma, per entrare nella psiche della nuova generazione ed educarla a rispetto verso gli altri. Non solo: “Dobbiamo aiutare anche a chi commette queste azioni poiché potrebbe essere un modo per attirare l’attenzione. Condanniamo e siamo indignati per quanto accaduto e occorre proseguire e rafforzare l’impegno e il lavoro che la nostra amministrazione impiega quotidianamente anche su questo fronte”. Coinvolgere, quindi, i ragazzi il più possibile ma anche le loro famiglie al fine di comprendere il reale motivo di questi gesti: spesso celano disagi interiori che vanno approfonditi, svelati e trovare una soluzione per risolverli. “A scuola viene già svolto uno specifico lavoro dedicato a contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo e vengono svolte attività che racchiudono l’inclusione e la scoperta delle diversità che ci contraddistinguono”. Sembrerà strano e banale ma in realtà è uno degli strumenti più efficaci, cioè quello di intensificare le discipline sportive a scuola come mezzo di inclusione, dove i giovani si alleano e non si distinguono. Valori, educazione, il rispetto delle regole ma soprattutto del prossimo: “La scuola per questo è fondamentale come lo sono le famiglie” che, spesso, sono ignare dei comportamenti malevoli dei propri figli.
Il bullismo è sempre esistito, ma, senza dubbio, al giorno d’oggi, è messo più in evidenza per via degli smartphone e di tutti gli strumenti virtuali che, in un attimo, possono condividere gli episodi in maniera più marcata e sgradevole. “La priorità è quella di non voltarsi ma di parlare – prosegue Dessì – poiché, come per altre tematiche importanti che affrontiamo e cerchiamo di arginare, anche per il bullismo è necessario che vengano segnalti, denunciati gli episodi al fine di proteggere chi è vittima e anche aiutare chi li commette”. Si parla di giovani e giovanissimi, adolescenti che sono in fase di crescita e che devono essere indirizzati verso la giusta via. Ecco perché il Comune intende intensificare i progetti per contrastare il fenomeno del bullismo con dibattiti, interventi mirati dentro e fuori dalle scuole affinché episodi del genere non si ripetano più.












