Capoterra saluta per l’ultima volta Clementina Spalma, caccia serrata al “pirata” che l’ha uccisa

Il corpo della 48enne travolta da un’auto in viale Marconi restituito ai familiari, fissata data e ora del funerale. La polizia Municipale sulle tracce “di un’auto di grossa cilindrata: potrebbe trovarsi in un paese dell’hinterland cagliaritano”


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I familiari e gli amici di Clementina Spalma si preparano a salutarla per l’ultima volta: domani, alle 15, nella nuova chiesa di San Francesco, ci sarà il funerale della 48enne travolta e uccisa in viale Marconi a Cagliari da un “pirata” della strada. Al Policlinico di Monserrato stanno compilando le ultime carte per restituire il corpo ai parenti: l’autopsia svolta dal medico legale Roberto Demontis è durata oltre tre ore e, anche se non filtra nessuna informazione sull’esito finale, il fatto che sia già stato fissato il funerale fa intuire che non siano emersi particolari importanti. Insomma, le ferite e i segni sul corpo della Spalma sarebbero compatibili con quelli causati da un investimento. Le due figlie, Aurora Mascia e Anna Moana Cau, hanno lanciato un disperato appello su Casteddu Online: “Il pirata della strada deve confessare: nostra madre non c’è più, vogliamo la verità”. E un prezioso lavoro per individuare l’automobile che, in piena notte, ha spezzato la vita della quarantottenne capoterrese, è quello che sta svolgendo la polizia Municipale di Cagliari, agli ordini del comandante Mario Delogu. Gli agenti hanno visionato già molti di filmati registrati dalla decina di telecamere presenti nella zona dell’impatto: le indagini vanno avanti, ma la svolta potrebbe essere dietro l’angolo.

 

Ci sono diverse auto finite sotto la lente degli agenti, ma quella “principale” sarebbe una vettura di grossa cilindrata che sarebbe stata immortalata dagli occhi elettronici in un orario compatibile con quello dell’investimento di Clementina Spalma: dai piani alti della caserma di via Crespellani filtrano poche informazioni, ma c’è una mezza pista: chi ha investito la donna potrebbe non essere residente a Cagliari ma in un paesino dell’hinterland. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, gli agenti visioneranno i pochi filmati rimasti, sinora, in stand by.


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