Capoterra, le promesse mancate del dopo alluvione: martedì un sit in

La rabbia degli abitanti della costa di Capoterra arriverà a Cagliari: cartelli per denunciare i mancati interventi


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Capoterra, dopo cinque anni dalla tragica alluvione nessun intervento è stato fatto per salvaguardare il territorio. Martedì prossimo, 22 ottobre, il direttivo del Movimento “Capoterra: solidarietà – pari dignità”, esporrà, davanti al Consiglio regionale, in via Roma, dei cartelli nei quali saranno riproposte tutte le promesse vane di questi anni. 

Una decisione presa perché ultimamente la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente a causa di iniziative pubbliche e private che mirano al consumo indiscriminato del territorio, senza nessun intervento a favore della sua sicurezza e di quella dei suoi abitanti. “Vogliamo – scrivono in una nota – ricordare la parziale ed insufficiente pulizia dei fiumi, con un notevole dispendio di risorse pubbliche senza che si siano ottenuti risultati evidenti, dal momento che gli eucalipti nel greto dei fiumi sono alti 5 metri e la foce è insabbiata e invasa di canne. Ma anche l’insicurezza della SS 195, la sua mancata illuminazione, e la sua percorribilità inadeguata per mancanza parziale di marciapiedi e ringhiere di protezione”.

 

Tutte osservazioni inoltrate, a più riprese, agli organismi competenti “senza che nessuno –sottolinea il presidente del movimento, Carlo Carcangiu –  si sia mai degnato di provvedere o di dare risposte alle richieste dei cittadini. Unica eccezione sono le rotonde, illuminate a spese dei cittadini, sia per la realizzazione che per i consumi. Dopo aver constatato che l’alternarsi di sindaci, assessori regionali, provinciali e comunali, senza dimenticare il Prefetto, non ha prodotto alcun cambiamento in positivo evidente, siamo ora a osservare che più il tempo passa più i problemi si accavallano senza che si possa intravvedere la loro soluzione. Le parole di Papa Francesco, che ci invita a non perdere la speranza, ci danno ulteriore forza per portare avanti le nostre giuste proteste fino a che non vedremo risolti i problemi da noi puntualmente evidenziati”.

 

“Per non dimenticare e non essere dimenticati” è lo slogan del movimento per “suggerire – conclude Carcangiu – a chi ci governa che saremo sempre come delle spine nel fianco, fino a che non ci dimostreranno di aver fatto tutto il possibile per dare sicurezza a tutti noi e al nostro territorio devastato dalla natura e dall’incuria della pubblica amministrazione.

Proprio per questo abbiamo deciso di essere presenti il 22 ottobre 2013, dalle 7 alle 14, sotto i portici di via Roma, a Cagliari, davanti alla sede del Consiglio Regionale”.


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