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Cagliari è tra le città candidate a Capitale della cultura. La giuria di selezione che ha valutato le proposte si è infatti riunita a Roma ed ha deciso per l’inserimento del capoluogo sardo oltre a Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena. Una volta che l’Italia avrà avallato questa raccomandazione, le città preselezionate compileranno l’atto di candidatura entro la prossima estate. Un importante passo per Cagliari, che inserita nell’elenco ristretto per l’attribuzione del titolo può potrà cominciare a pensare ad importanti benefici a livello culturale, economici e sociali.
Le Capitali sono l’occasione per i cittadini d’Europa per interagire, conoscersi, diffondere tradizioni, condividendo patrimonio storico e valori, in altre parole, per provare un sentimento di appartenenza ad un’unica grande comunità. L’Italia e la Bulgaria sono i due Stati membri che ospiteranno la manifestazione nel 2019. La preselezione in Bulgaria avrà luogo il mese prossimo. Dopo Marsiglia – Francia – e Košice – Slovacchia – quest’anno, le future Capitali europee della cultura saranno Umeå – Svezia) – e Riga – Lettonia – nel 2014, Mons – Belgio – e Plzen – Repubblica ceca – nel 2015, Wrocław (Polonia) e Donostia-San Sebastián – Spagna – nel 2016, Aarhus – Danimarca – e Paphos – Cipro – nel 2017 e La Valletta – Malta – nel 2018.
Come Capitale europea della cultura per il 2018 è stata proposta anche Leeuwarden, Olanda. Contesto L’Italia ha invitato le candidature delle città interessate l’anno scorso. Le città proposte erano una ventina, da Nord a Sud: Aosta, Bergamo, Cagliari, Caserta, Vallo di Diano e Cilento, Erice, Grosseto-Maremma, L’Aquila, Lecce, Mantova, Matera, Palermo, Perugia-Assisi e Umbria, Pisa, Ravenna, Reggio Calabria, Siena, Siracusa, Taranto-Sudest, Urbino e Venezia-Nordest.
Le candidature sono state esaminate da una giuria composta da tredici esperti culturali indipendenti, sei sono stati individuati dall’italia e sette dalle istituzioni europee.
Si tratta di Sir Jeremy Isaacs, Regno Unito – dirigente televisivo ed ex direttore della Royal Opera House, Covent Garden; Manfred Gaulhofer, Austria – direttore generale di Graz 2003 – Anu Kivilo, Estonia – managing Director dell’International Arvo Pärt Centre; Norbert Riedl, austriaco, capo del Dipartimento degli affari culturali e multilaterali presso il Ministero federale austriaco dell’istruzione, delle arti e della cultura.
In giuria anche lo spagnolo Jordi Pardo, responsabile di progetti culturali a livello internazionale e l’inglese Steve Green, consulente e ricercatore nel campo della politica culturale. Presenti anche Elisabeth Vitouch, Austria, della commissione “Cultura e istruzione” del Comitato delle regioni ed è membro dell’amministrazione cittadina di Vienna. La selezione si articola in due fasi: una preselezione, che si conclude con la redazione di un elenco ristretto delle città candidate, e una finale nove mesi dopo. Le città selezionate vengono poi ufficialmente designate dal Consiglio dei ministri dell’UE, nella prospettiva di valorizzare il territorio e la cultura nel rispetto di requisiti prestabiliti, come strategia di sviluppo a lungo termine basata sulla cultura.
Monica Panzica
Federica Lai