“Caparra pagata ma niente chiavi di casa, così il truffatore di Pirri ha stravolto la mia vita”

Un altro caso di truffa, sempre per una casa di via Solferino e sempre da parte della stessa persona, un uomo. Daniela Puddu, guardia giurata: “Io e i miei figli costretti a vivere divisi: ho pagato 550 euro dopo un accordo verbale, voglio giustizia”


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E due. Dopo la denuncia del 41enne Simone Putzu, un altro caso, praticamente identico, di truffa immobiliare. Stessa metodologia: appartamento in via Solferino a Pirri, caparra pagata e, alla fine, anzichè le chiavi un pugno di mosche tra le mani. E, soprattutto, stesso nome dell’affittuario. Daniela Puddu, guardia giurata 48enne, ha già fatto una denuncia dettagliata ai carabinieri. E, anche in questo caso, tutto inizia da un annuncio su internet: “Ho contattato il numero di telefono il tre gennaio, con WhatsApp, per pattuire le modalità per procedere alla locazione abitativa dell’appartamento”. Il giorno dopo, la Puddu, “dopo aver formalizzato un accordo verbale”, effettua “un bonifico di 550 euro”, una “caparra per la locazione”. Passano i giorni, il diciotto gennaio la quarantottenne ricontatta l’uomo: “Ho chiesto un incontro per finalizzare le operazioni del mio trasferimento, ma lui si è negato”. Seguono, il ventuno e il ventinove gennaio, altre due telefonate: “Ha rimandato gli incontri, non concedendomi la possibilità di pattuire il mio trasloco”. Ieri, “l’uomo ha fatto perdere le sue tracce, rendendosi irreperibile”.

 

 

La donna è molto arrabbiata: “Non ho cercato altre case, ho anche dato disdetta ad una persona per visionare un altro appartamento. Ora sono costretta a vivere in casa di mia sorella a Sestu. Mio figlio sta in una stanza per la quale devo pagare 300 euro al mese e mia figlia, momentaneamente a Nuoro, dovrà tornare lunedì in città e mia sorella dovrà ospitare anche lei. Io e miei figli siamo lontani, tutto per colpa di questo truffatore: voglio giustizia”.

 


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