“Caos rifiuti, stadio al palo, vandali e poca sicurezza a Cagliari. Truzzu bis? No grazie”

Il centrosinistra passa ai raggi x il giro di boa della giunta Truzzu, arrivata a metà consiliatura, e chiede al primo cittadino di ammettere il fallimento e non ricandidarsi
“Caos rifiuti, cantieri fermi, stadio al palo, poca sicurezza in città e sulle strade. Truzzu bis? No grazie”. Il centrosinistra passa ai raggi x il giro di boa della giunta Truzzu, arrivato a metà consiliatura, e chiede al primo cittadino di ammettere il fallimento e non ricandidarsi. GUARDA IL VIDEO


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“Caos rifiuti, cantieri fermi, stadio al palo, poca sicurezza in città e sulle strade. Truzzu bis? No grazie”. Il centrosinistra passa ai raggi x il giro di boa della giunta Truzzu, arrivato a metà consiliatura, e chiede al primo cittadino di ammettere il fallimento e  non ricandidarsi.
La conferenza si è svolta oggi al Parco degli Anelli a Sant’Elia. 

“La città non ha più uno stimolo e non ha una guida”, ha attaccato Fabrizio Marcello, capogruppo Pd, “il sindaco è rinchiuso nelle sue stanze, l’abbiamo invitato a venire con noi a rendersi conto di cosa non va in città e ha detto no. Abbiamo perso i fondi per via Po e la città ha 11 posizioni in meno nella classifica nazionale sulla vivibilità. Gli abbiamo proposto di estendere l’area pedonale e invece ha permesso il transito delle auto”.

Marzia Cilloccu, Progetto Comune, ha puntato l’indice sull’abbandono dei quartieri e dei mercati civici: “Santa Chiara ha 2 box, con noi ce n’erano 10. San Benedetto ha gli ascensori a singhiozzo e via Quirra aspetta i fondi di Is Mirrionis”.

Andrea Dettori, Sinistra per Cagliari, si è concentrato sul problema delle pluriclassi a Sant’Elia, dalle scuole del rione “i bambini scappano e la giunta Truzzu, che nemmeno lo sapeva, non ha posto rimedio. La commissione Pubblica Istruzione del resto ignora i dati sulla popolazione studentesca in città e si riunisce saltuariamente”.

“Con Zedda avremmo avuto i lavori dello stadio già partiti”, ha sottolineato Marco Benucci, capogruppo dei Progressisti, “temo che non lo vedremo mai. Fermo anche il cantiere per la piscina di via Abruzzi”.

“La giunta non spende risorse”, accusa Guido Portoghese, Pd, “e le ultime vicende accendono i riflettori sulla sicurezza stradale: serve un piano generale non interventi spot”.

Il regolamento sulla sicurezza è finito nel mirino di Camilla Soru Pd: “Non si risolvono i problemi dei giovani con le ordinanze e il pugno duro. Il regolamento rende impossibile la vita di chi fatica a rimanere in vita. La giunta pensa solo a spostare le problematiche della città dal salotto buono”.

“Mancano verità e programmazione condivisa”, accusa Matteo Lecis Cocco Ortu, Sinistra per Cagliari, “coi soldi in arrivo dall’Europa non vogliamo grandi opere, ma trasformazioni in tutti i quartieri. E servono investimenti sul personale, troppo anziano e con pochi stimoli”. Rita Polo, Progetto Comune, ha rilevato con preoccupazione i segnali sui gesti di disperazione in città, mentre Giulia Andreozzi, Progressisti, ha bollato la città di Truzzu come “sporca, buia e pericolosa. Anche per un senso di totale impunità”.

In conclusione Francesca Ghirra, Progressisti, ha parlato di “fallimento del centrodestra e di cambio di rotta sulla visone della città. Mentre noi facevano riferimento ai bambini la giunta di centrodestra ha il paradigma degli anni ‘80 del secolo scorso e delle macchine. Truzzu è malato di annuncite, mentre la città è in abbandono, nelle periferie e nel centro storico. Mancano le opere pubbliche e le manutenzioni. Come bilancio di metà mandato ha presentato la passeggiata coperta, aperta solo per una finta inaugurazione, viale Marconi che non ha bisogno di commenti e piazza Nazzari che è ancora ferma. Poi le bitumazioni delle strade: tutto qui. Dobbiamo riprenderci la città.”

Durissimo il comunicato. “Nonostante le promesse e gli annunci, la città è immobile, immersa in un torpore animato solo dai progetti finanziati e approvati negli anni precedenti, e in due anni e mezzo non abbiamo ancora capito quale sia la visione del centrodestra su Cagliari”, hanno scritto i consiglieri di opposizione dei gruppi Pd, Progressisti e Progetto Comune, “su una cosa però, a 30 mesi dalla tua elezione, sembra ci sia chiarezza: la tua volontà di ricandidarti  alle prossime comunali del 2024. Sei sicuro? Pensaci bene, Paolo. Noi siamo convinti che non sia la scelta migliore per la città, anzi questi due anni e mezzo mostrano il fallimento del centrodestra, con una gestione ordinaria carente e una visione inesistente del futuro”.

Lavori pubblici. “State portando avanti i progetti già avviati dalle giunte di centrosinistra, ma i lavori sono fermi o procedono con enorme lentezza: basta vedere lo stesso Parco degli anelli, che dopo due anni è ancora in questo stato. Non abbiamo idea dei tempi per i lavori su viale Salvatore Ferrara e sullo stadio, fermi i lavori a Sant’Avendrace, i progetti sui corridoi ciclabili, quelli del progetto Iti Is Mirrionis, chiusi ancora numerosi teatri e spazi per la cultura. A poche centinaia di metri da qui vediamo il ponte ciclopedonale di Su Siccu, ancora a metà.  
Abbiamo poi novità in merito alla destinazione della Passeggiata Coperta, opera solo inaugurata, a quella del Giardino sotto le Mura ad essa collegata, alle sorti del locale Ex Caffè degli Spiriti e della terrazza del Bastione ormai deserta, oggetto di atti di vandalismo sugli arredi esistenti?”
Rifiuti. “Il fallimento del meccanismo di smaltimento dei rifiuti introdotto dalla precedente amministrazione è sotto gli occhi di tutti, le strade sporche, l’abbandono di interi quartieri e il degrado sono evidenti […]. Sarà nostro compito intervenire con modifiche sostanziali sul sistema di Raccolta Differenziata attualmente in corso”. Promettevi questo durante la campagna elettorale. Oggi, grazie a quel sistema secondo te fallimentare, siamo passati dal 23 al 72% di rifiuti differenziati, abbiamo stanato migliaia di evasori della Tari e portato nelle casse comunali milioni di euro che prima non avevamo. Nonostante la “promessa”, quel sistema lo avete mantenuto e portato avanti. Nonostante ciò, le periferie sono invase di discariche abusive, legate a mancati controlli e sanzioni inesistenti sui comportamenti scorretti. E non basta multare i ragazzini che buttano le carte per strada, non serve a nulla comprare telecamere e minacciare i cittadini se poi non si portano avanti azioni continue di comunicazione e sensibilizzazione.
Sicurezza. “Il 15 gennaio 2020 invitava Jennifer Lopez a trasferirsi a Cagliari, città rispettosa e tranquilla, dicevi. Una trovata geniale, non c’è dubbio, che ha portato il nome della nostra città sulla stampa nazionale. Poco dopo però denunciava la malamovida; hanno inasprito i controlli alla Marina e nel centro storico, dimenticando però le periferie, e sanzionato piccoli commercianti e ambulanti abusivi in nome del decoro e della sicurezza: tante azioni repressive e poche di sostegno e supporto ai più deboli. Abbiamo visto ordinanze estive con tanti divieti mai applicate. Oggi vogliono addirittura introdurre un regolamento che vieta, di fatto, di chiedere l’elemosina e dormire per strada: sicuro che criminalizzare la povertà sia la strategia giusta?”
Mobilità. “Fin dal primo giorno mi sono posto il problema della sicurezza stradale. I primi interventi sono stati avviati già nel 2020.[…] Proseguiremo con ulteriori azioni tese a limitare il numero di incidenti, diminuiti negli ultimi anni. […]”. Lo ha scritto il sindaco pochi giorni fa su Facebook. Quello che invece vediamo ogni giorno sono strade scambiate per piste da corsa, auto che invadono gli spazi di pedoni e ciclisti, transenne abbandonate sui marciapiedi e sul lungomare e una città pensata solo per le auto. I controlli sono inesistenti, a dirlo non sono le “lamentele speculatorie”, ma le pochissime sanzioni a fronte di tante violazioni che vediamo ogni giorno. A  rilento le opere per la mobilità sostenibile, tra cui il progetto “Svolta” finanziato da Comune e Ministero e avviato nel 2017, che prevedeva rastrelliere, nuove piste ciclabili, zone “30” in sicurezza, corsie preferenziali per i bus, velodromi e la postazione bike sharing in piazza Matteotti, il più importante snodo intermodale della città oggi ingabbiato da un intervento voluto da questa maggioranza, simbolo della scarsa sensibilità per un tema al centro di tutte le agende e piani di ripresa europei”.
Politiche sociali. “Capiamo che ci troviamo in mezzo a un periodo straordinario, ma l’amministrazione non si dimostra minimamente in grado di rispondere alle sfide, ai bisogni sociali che già c’erano e a quelli emersi, delle persone e delle famiglie. Serve prendersi più cura dei cittadini e delle cittadine e della città nel suo insieme, adeguando le risposte alle esigenze delle diverse generazioni, una presenza più forte dei servizi e ancora più vicina alle persone. C’è bisogno di rinforzare la coesione, il patto sociale. E anche il poco che si fa non arriva alle persone a causa di una comunicazione inadeguata e carente”.
Giovani. “Ci aspettavamo che la maggioranza proponesse qualcosa di concreto su questo tema. E invece vediamo pochissime idee (e confuse), segno che l’argomento non interessa granché. A oggi non abbiamo neanche i numeri reali sulla popolazione scolastica e universitaria cagliaritana, senza i quali non si possono programmare politiche innovative e adeguate alle esigenze cittadine. Non abbiamo visto idee sul problema delle pluriclassi a Sant’Elia e sul rafforzamento della scuola nei quartieri periferici, così come pur avendo i soldi in bilancio gli interventi sull’edilizia scolastica sono lenti e frammentari. Nulla assoluto anche dalla tanto sbandierata Consulta Universitaria voluta da questa giunta. Fa riflettere poi che il Comune  non abbia pensato a borse di studio per studenti meritevoli provenienti da famiglie a basso reddito”.
Urbanistica. Tra il 2011 al 2019 il Comune di Cagliari ha fatto tantissimo per la pianificazione urbanistica, approvando atti previsti per legge e mai adottati dal centrodestra che aveva governato sino ad allora.
Molto poche sono state le deliberazioni approvate dal Consiglio comunale a maggioranza di centrodestra, che si è finora limitato a portare avanti, spesso con grande ritardo, le idee della precedente amministrazione.
Ci sono voluti 21 mesi per l’approvazione definitiva della variante dell’ex Ospedale Marino, 27 per la variante di Marina Piccola, 29 per approvare le parti in trasformazione del Piano particolareggiato del centro storico,  entrambi peraltro non ancora effettivi, 19 per il progetto guida dello stadio. Continuano a parlare di voler avvicinare la città al mare e per farlo hanno pensato a un’opera inutile e costosa come il tunnel subacqueo, quando non riescono neanche a rendere dignitosa piazza Matteotti o la corsia centrale di via Roma, che vogliono trasformare in una passeggiata “scoperta”. Volete far espandere la città, in continua decrescita, oltre la SS554, in aree pericolose per frane o rischi allagamento e non intervenite sull’edificato esistente, i cui costi aumentano costantemente e dove l’invenduto aumenta giorno per giorno.
Pirri. “Abbiamo visto tagliare il nastro di giardini e spazi verdi, ma a parte questo Pirri sembra sparita dai radar dell’amministrazione. Il bellissimo parco di Terramaini, parzialmente chiuso per anni dopo l’incendio del ponte, ha oggi un ponte nuovo che però ha già bisogno di manutenzione, mentre l’illuminazione è debole e obsoleta. Attentiamo i lavori contro il dissesto idrogeologico,  nonché gli altri numerosi edifici pubblici, sugli impianti sportivi e sul parco e sul teatro dell’Ex Vetreria e in generale l’assenza di un piano strategico su Pirri. Manca una visione su Pirri, unica Municipalità del Comune di Cagliari che conta più di 30mila abitanti”.
Cultura. “Siamo a metà febbraio e non è ancora stato pubblicato il bando per i contributi per attività culturali e di spettacolo 2022. Negli anni passati il bando veniva pubblicato entro dicembre per consentire la pianificazione degli eventi per l’anno successivo. Sui teatri comunali e molti beni culturali abbiamo già detto: nonostante le grandi promesse oggi molti sono chiusi, a iniziare dall’anfiteatro romano che secondo le vostre rosee previsioni sarebbe stato riaperto già dall’estate 2020. La città non è mai stata così spenta e priva di iniziative culturali e il respiro nazionale e internazionale delle nuove politiche di cui ha parlato in diverse occasioni la neoassessora alla Cultura al momento rimane solo nel suo immaginario”.
Imprese e Mercati Civici. “Non ci sembra che il sindaco stia mostrando alcun interesse per le imprese: vorremmo un’ accelerata nella pubblicazione del Bando per i finanziamenti a fondo perduto “De minimis” alle imprese di tutta la città, nuove o già esistenti, anche per garantire quanto prima nuove assunzioni.
Per ora non conosciamo la sua idea sui Mercati civici, nonostante siano fonte di reddito per concessionari dei box e produttori locali e un’importante attrattore turistico per la città. Il mercato ittico sembra sia a rischio chiusura, mentre per i mercati civici al dettaglio non abbiamo visto nessuna promozione, programmazione e manutenzione; assente anche la navetta del Ctm che nel periodo natalizio raggiungeva San Benedetto e Santa Chiara.
Sport. Tre assessori in due anni e mezzo la dicono lunga. Le concessioni degli impianti sportivi ormai sono scadute da anni, l’ultimo bando  per l’assegnazione oraria degli impianti comunali gestiti direttamente dal Comune rimane quello del 2018, da allora solo proroghe. Non sono stati assegnati in questi anni tantissimi impianti tra i quali  il Pala Boxe, opera terminata a fine 2018 e ancora chiusa.
Il personale. “La nostra risorsa più importante. Il sindaco aveva in dote un concorso pronto da bandire e dopo metà mandato siamo ancora alle selezioni, mentre funzionari chiedono mobilità verso altri enti e vanno in pensione, lasciando sempre più sguarniti tutti i servizi dell’amministrazione. Ha deluso le aspettative di decine di giovani selezionati con i cantieri Lavoras e ancora grida vendetta lo scandalo degli appalti per gli asili nido da cui le educatrici che si occupano dei nostri bambini sono risultate più povere e senza nessuna tutela da parte della tua giunta. Promette nuove assunzioni per affrontare il PNRR, ma il carico di lavoro è sempre maggiore sui dipendenti più motivati, lasciati senza aiuti concreti e a cui non è consentito lavorare dove potrebbero trovare maggiore soddisfazione e produttività.

E dunque, Paolo, sei sicuro che sia una buona idea per Cagliari un Truzzu Bis?”