Caos porta a porta a Quartu, Milia: “L’appalto non è nostro, correggeremo gli errori ma serve pazienza”

Nuovi mastelli minuscoli o non consegnati, ritiro dell’umido solo una volta in tantissime case. I quartesi protestano da giorni, il sindaco: “Non ragioniamo con lo stomaco o il fegato sopra una tastiera, utilizziamo il cervello: ci siamo resi conto che alcune cose non vanno, le modificheremo”


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A Quartu è scattato da giorni il caos sul nuovo porta a porta. I mastelli col microchip? Non tutti ce li hanno, e chi li ha già ricevuti quasi “maledice” le novità introdotte dall’amministrazione comunale. Il motivo? “I nuovi bidoncini sono troppo piccoli, minuscoli rispetto agli altri”. L’hanno gridato i tanti titolari di b&b e affittacamere, temendo un mare di problemi con i turisti che, nei prossimi mesi, sceglieranno di soggiornare nelle strutture ricettive della terza città della Sardegna. E il caso della “zona bianca” decisa dalla De Vizia: in decine di strade il ritiro dell’umido, per due terzi dell’anno, avviene solo una volta alla settimana. Prima, invece, lo svuotamento del bidoncino marrone era garantito dai netturbini almeno due volte. Insomma, le lamentele non mancano, e in tanti puntano il dito contro il sindaco Graziano Milia.
Che, dal canto suo, promette che saranno apportati tutti i correttivi del caso, ma precisa sin da subito che l’appalto milionario della De Vizia “non l’abbiamo fatto noi. È stato fatto naturalmente da altri”, chiaro il riferimento alla precedente amministrazione, “nella consapevolezza e certezza di fare bene. Ora, in fase di attuazione abbiamo notato alcune cose che non vanno. Le modificheremo, si tratta di avere pazienza e disponibilità e ragionare non con lo stomaco e il fegato sopra una tastiera, ma con la parte più alta del nostro corpo, il cervello”. Milia predica “grande tranquillità e senso di responsabilità. Laddove si debba correggere qualcosa, come abbiamo già fatto, continueremo a farlo”. I cittadini attendono, sperando che le soluzioni siano rapide.


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