Cammino Nuovo,tutti contro il parcheggio:”Distrugge il centro storico”

Manifestazione di protesta contro il progetto della giunta Zedda, contestata apertamente da cittadini e ambientalisti: “Vogliono portare un mare di auto sotto le mura antiche, altro che sviluppo dei trasporti pubblici”. E i grillini portano il caso in Parlamento


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

No al parcheggio di via Cammino Nuovo, gli ambientalisti in piazza contro il progetto del Comune che prevede la realizzazione di 330 posteggi auto sotto le mura antiche,  nel quartiere di Castello. Circa un centinaio di persone si sono ritrovate questa mattina in piazza Yenne, per poi arrivare fino a via Cammino Nuovo. E per martedì pomeriggio é previsto un altro sit in sotto il Comune, durante il Consiglio comunale. Presente tra gli ambientalisti anche il senatore del Movimento Cinque Stelle, Roberto Cotti, che manifestando la sua contrarietà al progetto ha annunciato la presentazione di un’interrogazione in Parlamento al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.

In prima linea Maria Paola Morittu, portavoce di Italia Nostra, che da subito aveva presentato le osservazioni al progetto. L’obiettivo è quello di difendere le mura di Castello e il loro valore storico. “A Milano e ad Amsterdam- si legge in un volantino di Cagliari Social forum- hanno risolto il problema delle troppe auto impedendogli di entrare in città e favorendo, invece, il movimento di mezzi pubblici frequenti,veloci e puntuali. Ma questa è un’idea che per qualche oscuro motivo non è riuscita a emergere nella mente dei nostri amministratori”. Presenti anche molti residenti che ritengono il progetto inutile, e tra gli altri anche l’ex presidente della circoscrizione Centro storico, Gianfranco Carboni. “C’è troppa incoerenza – ha sottolineato Carboni – Si tratta dello stesso progetto presentato dalla Giunta Floris: in quell’occasione il centrosinistra votò contro, e ora invece lo ripropone praticamente identico”. Appuntamento a martedì per la seconda puntata della protesta, stavolta sotto Palazzo Bacaredda.


In questo articolo: