Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
“In questo stratificato e delicatissimo contesto – denuncia Cotti – è stata più volte avanzata l’ipotesi di costruire un parcheggio sotterraneo, che ora, nonostante non abbia mai goduto dell’apprezzamento dei cittadini, il sindaco Zedda vorrebbe trasformare in realtà consolidata attraverso un appalto integrato multimilionario: francamente non se ne sentiva la necessità, anche perché alla fine i parcheggi saranno meno di quelli attuali e la struttura che si vorrebbe realizzare resterà in grande parte vuota, come già dimostrato dalle esperienze pregresse”.
“Si vorrebbe intervenire – aggiunge Cotti – su un’area dichiarata a “rischio idrogeologico medio alto e rischio archeologico”, su un tessuto storico, monumentale e paesaggistico prezioso e fragile, in prossimità della Torre dell’Elefante, con implicanze sul profilo di uno dei luoghi più rilevanti di Cagliari, peraltro senza avere adeguato lo strumento urbanistico al Piano paesaggistico regionale, in palese violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio (inderogabile dalla legislazione regionale in quanto norma di riforma economico-sociale) che riserva ai Piani paesaggistici la disciplina dei beni protetti, nonché il principio fondamentale posto dall’articolo 145, comma 3, dello stesso Codice, il quale prescrive l’immediata prevalenza delle norme di tutela sugli strumenti urbanistici difformi: in sostanza, una follia”.
Così in conclusione il senatore cinquestelle Roberto Cotti: “Le mura di Cagliari, tra le ultime testimonianze di cinte fortificate del Mediterraneo, devono essere diversamente conservate e valorizzate nel loro contesto, rese fruibili nella loro interezza, certo, ma senza metterne a rischio l’esistenza con parcheggi multipiano, opere inutili e faraoniche, invasive, pericolose e contraddittorie, soprattutto se rapportate alla candidatura della città di Cagliari a Capitale europea della cultura. Così facendo, dopo il danno arriverebbe, inesorabile, anche la beffa”.