Cagliari,la finanza sequestra merce per 4 Mln: contraffatta e insicura

In particolare è stato individuato un capannone dell’hinterland cagliaritano, vero e proprio Hub commerciale: una base di smistamenti di giocattoli e prodotti elettrici per le decorazioni natalizie non sicuri oltre a marchi contraffatti. Denunciate 5 persone, sanzioni per cento mila euro. Nell’articolo i dettagli della maxi operazione delle fiamme Gialle Natale Sicuro


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

 Smantellata – mediante un’articolata operazione – la filiera di approvvigionamenti gestita da soggetti di origine straniera radicata nel territorio regionale.

In particolare, è stato individuato un capannone situato nell’Hinterland Cagliaritano, vero e proprio “HUB COMMERCIALE”, che costituiva base di smistamento di merce non sicura, giocattoli e prodotti elettrici decorativo natalizi, nonché merce recante marchi contraffatti. L’operazione di servizio condotta dai Finanzieri dei Comandi Provinciali di Cagliari e Sassari ha consentito di individuare il flusso commerciale di approvvigionamento della merce (container provenienti dalla terra ferma) e di sequestrare oltre 4 milioni di articoli relativi agli addobbi natalizi e luminarie decorative in violazione all’art. 470 c.p. (vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione), oltre 1.000.000 di giocattoli privi dei requisiti di sicurezza in violazione agli artt. 474 c.p. (introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi), 648 c.p. (ricettazione) e art. 31 D.lgs 54/2011 (direttiva 2009/48/ce sulla sicurezza dei giocattoli), recanti marchi contraffatti delle principali società di produzione tra cui la “Walt Disney” e la “Marvel”, nonché altri generi di prodotti (scuola, cosmesi, cover per smart-phone, occhiali, articoli tessili e igiene) recanti il marchio “CE” contraffatto, con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 5 responsabili e la segnalazione per l’irrogazione di sanzioni amministrative per oltre 100.000 euro.

Gran parte della merce è risultata essere, inoltre, contrassegnata da una marcatura “CE” contraffatta, riportando un logo che è in realtà espressivo della sigla “China Export” e quindi non solo non conforme ai citati requisiti legali ma ingannevole per l’acquirente finale.