Il futuro turistico di Cagliari passa anche attraverso gli attracchi di imbarcazioni turistiche nel suo porto che potrebbero dare un impulso importante al suo sviluppo.
In pieno centro a Cagliari lungo la via Roma ci sono praticamente due concessionari per attracchi di imbarcazioni da diporto: Portus karalis e Marine di Cagliari.
Portus Karalis con le banchine dislocate tra la parte est del Molo Dogana e la Calata Azuni dispone di 140 posti barca comprese anche quelle di 90 metri di lunghezza, Wi FI, energia elettrica acqua e provvede al ritiro dei rifiuti speciali come olio, filtri e batterie. Tra i servizi anche la guardiania e l’assistenza all’ormeggio.
Marine di Cagliari ha il suo attracco nella parte ovest del Molo Dogana e può ospitare tra le 18 e le 25 imbarcazioni, fino ad una lunghezza massima di 55 metri. La struttura offre ai diportisti tutte le dotazioni principali per un ormeggio sicuro e confortevole, quali la rete Wi-Fi e una completa assistenza logistica (bunkeraggio, yachting chandler, assistenza tecnica, catering).
Il problema e che la capacità di 165 imbarcazioni da diporto in totale nel porto di Cagliari appare modesta per un futuro nel quale si debbano attirare numeri importanti come succede nel nord dell’isola. Non solo ma bisognerebbe offrire standard di qualità elevati agli approdi ma anche sicurezza nello scalo ai diportisti.
“Noi abbiniamo servizi organizzati di ormeggio di alta qualità” ha spiegato Filippo Trudu direttore di Marina di Cagliari “uniti a una offerta di importanti servizi tecnici, logistici, legali e turistici. Il nostro marina è andato in overbooking dopo otto mesi per un solo motivo: forniamo standard di qualità elevati. In estate si lavora molto sui transiti e in inverno sugli stanziali.”
Ma come potrebbe esplodere Cagliari in questo settore?: “Con i servizi di alta qualità internazionale.” ha risposto Trudu “Anche i posti barca potrebbero aumentare se il porto venisse gestito con standard elevati di qualità internazionali. Prima di tutto, per una crescita e un incremento sensibili, ci sarebbe bisogno di un regolamento che disciplini l’apertura del porto storico, oggi accessibile al pubblico h24. Quest’ultimo aspetto é molto penalizzante per gli alti standard di qualità che ci vengono richiesti. Un tavolo attuativo garbato e incisivo con le istituzioni porterebbe a folgoranti risultati di medio e lungo periodo.”
Poi rimane ancora da definire il futuro la destinazione del Molo Icnusa che da più parti lo si vorrebbe riservato all’attracco di imbarcazioni da diporto di grosso tonnellaggio: ma i tempi per una simile destinazione appaiono al momento ancora lunghi. Guardate il VIDEO con le immagini degli attracchi di imbarcazioni turistiche del porto.











