Cagliari, zero incassi per Coronavirus e crisi: “Fioreria chiusa, senza soldi non posso riaprire”

Serrande abbassate tra Cocco Ortu e via Pacinotti, Gianluca Murru non sa quando potrà tornare a vendere fiori all’angolo del mercato: “Stavo uscendo da un periodo di crisi ed è arrivato il virus. Ho buttato tutta la merce e perso i risparmi. Una batosta, spero di poter riabbracciare i miei clienti, prima o poi”


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Quelle serrande chiare, abbassate, all’angolo tra via Cocco Ortu e via Pacinotti, le hanno notate tantissime persone. La fine del lockdown per Coronavirus porta un’altra attività commerciale storica a non sapere quando potrà riaprire. Si tratta della fioreria “L’angolo fiorito”, gestita dal 1992 da Gianluca Murru, cinquant’anni. Ma lui, sin da quando era ragazzino, vendeva fiori al mercato di San Benedetto: “Non ho riaperto anche per colpa del Coronavirus, ha rappresentato una batosta. Ho dovuto buttare tutta la merce e ho perso gli ultimi risparmi, non ho più soldi. Certo, so che ci sono i fondi del Governo, ma quando ho provato a fare la domanda i terminali erano irraggiungibili, poi ho perso pin e documenti. Insomma, un caos. Negli ultimi tempi”, quindi anche prima dell’arrivo del virus, “gli affari andavano molto male”, confida Murru, tra i principali esperti di fiori e piante in città. “Il suolo pubblico al Comune va sempre pagato, anche quella è una spesa non indifferente”.

“Stavo iniziando a riprendermi un pochino, a livello economico, quando è arrivata la chiusura totale, a marzo. Ora devo solo aspettare”, spiega il fioraio, “dovrei avere qualche soldo per ripartire. Devo anche installare la nuova cassa per la fatturazione elettronica, è un altro costo che andrà ad aggiungersi agli altri. Spero davvero, prima o poi, di poter rivedere tutti i miei clienti”.


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