A Sant’Elia non è il caldo di luglio a rendere l’aria irrespirabile, ma un mix insopportabile di fogna e rifiuti. In via Pietro Schiavazzi 6, da oltre una settimana, i residenti vivono intrappolati tra liquami che fuoriescono dai tombini e una distesa di immondizia sotto le finestre. “E menomale che sono in corso i lavori di riqualificazione del quartiere”, sbottano esasperati. Ma di interventi, denunciano, non se ne vede nemmeno l’ombra. “Nessuno fa niente, è assurdo. L’odore entra dentro casa, non se ne può più. T
utta l’area è contaminata, non possiamo nemmeno uscire. Anche aprire le finestre è impossibile, c’è una puzza incredibile”. Secondo quanto riferito da un residente, la segnalazione al Comune è stata fatta giorni fa, ma finora nessuna risposta. La fuoriuscita di acque fognarie peggiora di giorno in giorno e, sommata ai rifiuti abbandonati, rappresenta un rischio concreto non solo per l’ambiente ma anche per la salute pubblica. Dalle finestre, i cittadini scattano foto eloquenti che ben descrivono la situazione. E intanto, le promesse di riqualificazione restano ancora lontane dalla realtà quotidiana vissuta in quel tratto dimenticato di Sant’Elia.












