Residenti infuriati contro Abbanoa. Sono 40 le famiglie, quelle dei palazzi ai numeri civici 122, 128 e 128 A (all’interno dei quali abitano due invalidi), da oggi senz’acqua per la rottura di un tubo che ha causato l’allagamento del seminterrato di uno dei tre edifici.
“Abbiamo chiamato i tecnici”, racconta Paolo N. residente di via Machiavelli, “alle 8 del mattino non avevamo più acqua e dopo ripetute chiamate solo nel pomeriggio hanno trovato una perdita da un tubo che si trova sul marciapiede davanti alla sede dei Rossomori”.
Ma i tecnici non hanno risolto il problema. “Ci hanno detto che in base al loro regolamento interno, se la perdita si trova oltre il tubo di loro competenza non possono intervenire”. Il lavoro dunque è in carico ai condomini che però non possono operare perché dovrebbero intervenire sul marciapiede che si trova sul suolo pubblico.
“Così loro non possono intervenire”, aggiunge Paolo N., “e noi nemmeno, però intanto ci hanno chiuso l’acqua perché c’è la perdita (i cui costi ricadrebbero sulla collettività). Ok, mi ci hanno lasciato senz’acqua. A noi. Che paghiamo le bollette regolarmente tutti i mesi. Io vorrei capire a chi è venuta questa idea”.
I condomini confidano nell’amministrazione comunale per avere il via libera ai lavori urgenti per poter riparare il danno pagando operai di tasca, “anche se rischiamo perché potremmo intercettare le tubazioni del gas e quant’altro. Noi chiediamo però intanto che Abbanoa ripristini l’erogazione dell’acqua”.











