Via Cadello a Cagliari strada da Formula 1, o quasi. Gli incidenti sono frequentissimi e, a farne le spese, sono anche i giornalisti. Come nel caso del nostro Paolo Rapeanu, investito sulle strisce. Nemmeno un graffio, miracolosamente, per lui. Ma è sempre più chiaro, anche alla luce di quest’ultimo fatto, che su alcune strade cittadine ci sia un serio problema legato al rispetto del limite di velocità. Ecco, di seguito, il racconto-testimonianza del nostro cronista.
“Un ‘colpo’ di clacson decisamente prolungato e, poi, l’impatto. Sulle strisce pedonali, che dovrebbero essere la garanzia di sicurezza, almeno un minimo, per chi deve attraversare. Diciamo che me la sono vista brutta: stavo attraversando per andare a raccogliere alcune testimonianze su un incidente avvenuto poco prima, mai avrei pensato di dover scrivere, anche, di me stesso. Con la mano sinistra sono riuscito ad appoggiarmi sul cofano dell’automobile, forse una Opel o una Renault – non ho avuto modo di guardare lo stemma e non nutro un interesse pari allo zero per le automobili – guidata da una signora che avrà avuto circa 55 anni, accanto a lei c’era un’altra donna. Sono ‘atterrato’ di schiena sull’asfalto, riuscendo ad attutire la caduta sempre con la mano sinistra. Neanche un graffio, ecco perché ripeto che poteva andare peggio. Mi sono rialzato e la donna alla guida dell’auto è rimasta in silenzio. Le ho detto di stare bene, viva la verità, lei è rimasta impietrita per qualche secondo e poo se n’è andata via non lesinando l’acceleratore – insomma, quella di correre con l’auto è appurato essere una sua abitudine – mentre un altro automobilista dava fondo al suo personale vocabolario di insulti all’indirizzo della donna. Ecco, repetita iuvant: poteva andare peggio. Da cittadino e da giornalista spero che, a prescindere da quanto mi è successo, chi di dovere prenda qualche provvedimento per la sicurezza di chi cammina e di chi guida sulle strade cagliaritane, soprattutto nella via Cadello davvero ‘rodeo’. Io ho la pellaccia dura, ma non è un motivo per continuare ad infischiarsene di un problema molto semplice, che può portare a tragiche conseguenze: il non rispetto delle regole tra quelle 4 corsie indubbiamente pericolose, con un incidente avvenuto pure oggi. Anzi, due, contando pure il mio”.












