Cagliari, travolto e ucciso in via Bacaredda: “Luigi non c’è più, voglio dargli una degna sepoltura e non cerco vendetta”

Luigi Passoni è morto dopo essere stato investito dalla Smart guidata da Federico Castiglione, 23 anni. Il fratello della vittima, Giuseppe, è distrutto: “Voglio solo pace, il mio Luigi non tornerà. Siamo sempre stati uniti, in tutta la sua vita è sempre stato discreto e non voleva mai disturbare. La magistratura penserà al resto, penso solo a dargli una degna sepoltura”


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La vendetta? Non è nel suo “vocabolario di vita”. Giuseppe Passoni è il fratello di Luigi, il sessantasettenne travolto e ucciso ieri, a Cagliari, in via Bacaredda, dalla Smart guidata da un 23enne, Federico Castiglione, che è prima fuggito e, solo dopo un’ora, si è presentato in questura. E, tramite la sua legale, ha detto di “non essersi accorto subito della tragedia” e di aver rifiutato l’alcoltest “perchè erano passate già alcune ore”. Giuseppe Passoni è il fratello di Luigi: il 67enne morto non era sposato, aveva lavorato per decenni alla Toseroni di viale Marconi e, ieri, era uscito di casa presto per fare una passeggiata: “Non cerco vendetta, la magistratura farà il suo corso. Voglio solo pace, nient’altro, mio fratello non c’è più e voglio dargli una degna sepoltura”. Quando avverrà, non è dato saperlo. La salma non è stata ancora “liberata” e risulta ancora sotto sequestro, come spiega Giuseppe. “Mi fa piacere che molti mi abbiano chiamato per ricordare mio fratello, una persona rispettabile e che, in tutta la sua esistenza, si è sempre mosso in punta di piedi, cercando di non dare disturbo a nessuno. Per me, l’affetto che sto ricevendo in queste ore, è una consolazione, eravamo due fratelli molto uniti”.
“Ora come ora penso solo al fatto che non lo vedrò e non lo sentirò più”, prosegue, con la voce rotta dalla commozione, Giuseppe Passoni: “Ripeto, eravamo molto uniti, ci sentivamo praticamente ogni giorno”. Da ieri, tutto è cambiato. Luigi Passoni non c’è più, un giovane guidatore dovrà vedersela con la giustizia. E c’è una famiglia distrutta dal dolore, che spera quanto prima di poter dare una degna sepoltura al proprio caro.


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