Cagliari, “Tirrenia chiude i suoi uffici e minaccia mille licenziamenti”

L’allarme dopo un incontro tra azienda e sindacati, il verbale finisce online. Pili: “Vogliono chiudere anche la sede amministrativa di Cagliari, il solito ricatto occupazionale”


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Tirrenia sarebbe pronta a chiudere il suo ufficio amministrativo di Cagliari. È questo quanto emerge dal verbale relativo all’ultimo incontro tra l’azienda e i sindacati. La data è quella di ieri: al tavolo c’erano la Tirrenia-Cin e Cgil, Cisl e Uil. Stando alla carta, pubblicata su Facebook dall’ex presidente sardo Mauro Pili, “i rappresentanti della società hanno informato le organizzazioni presenti dell’ulteriore riorganizzazione aziendale”. Che comprende anche “la chiusura delle sedi amministrative di Napoli e Cagliari, con il conseguente accorpamento di tutte le risorse impiegate presso gli analoghi uffici già operanti in altre sedi sociali”. I sindacati non ci stanno: “Non abbiamo mai ricevuto alcuna informativa”. Insomma, una situazione di scontro tra azienda e sindacati.

 

Per Mauro Pili, però, c’è anche dell’altro: “Tirrenia chiude gli uffici di Cagliari e minaccia mille licenziamenti. Dopo la farsa della sede legale che doveva essere riportata in Sardegna adesso l’annuncio: chiudiamo la sede amministrativa di Cagliari. La comunicazione fatta dai rappresentanti di Tirrenia – Cin ai sindacati ieri sera nella sede della società a Roma annuncia tagli per mille lavoratori, accorpamenti, razionalizzazione. E’ scattata di fatto l’operazione ricatto sociale con l’illusoria pretesa di rivendicare la proroga della convenzione con lo Stato”.


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