di Paolo Rapeanu
Caos notturno alla Marina, nel rione simbolo della “movida” dopo una certa ora va in onda il degrado unito a sballo e teppismo. E i protagonisti, purtroppo, molte volte hanno meno di diciotto anni. Sandro Mascia, 54 anni, storico barista del quartiere, “allarga” il problema: “Riguarda tutto il centro storico. Noi chiudiamo verso l’1 di notte, le due nei fine settimana. Ci sono però piccoli market che, a differenza nostra, vendono alcolici a tutte le ore e i titolari non chiedono mai i documenti. Tanti ragazzini restano buttati nelle piazzette, urlando e facendo casino. In alcuni casi prendono pure a calci le auto parcheggiate”, afferma Mascia. Una situazione che si ripeterebbe di frequente, non circoscritta solamente ai venerdì e sabati notte.
“Servono sicuramente più controlli, non solo da parte delle istituzioni e delle Forze dell’ordine, ma anche delle famiglie”, osserva il barista, “quando ero un ragazzino era obbligatorio rientrare a casa entro una certa ora e far sapere a mamma e papà dove ti trovavi. Oggi le famiglie sanno cosa stanno esattamente facendo i loro figli? Non possono lasciarli così, allo stato brado”.











