Gli unici a girare, a maggioranza, nei weekend estivi alla Marina di Cagliari? I giovanissimi, spesso impegnati a sbevazzare alcolici a basso prezzo e distantissimi, naturalmente, dalle cene in ristorante. E sono proprio i ristoranti tipici e storici del capoluogo sardo a soffrire di più, nell’estate 2023 ormai già volata via quasi per metà, dei pochi vacanzieri e del cantiere-tappo in via Roma. Ci si può scordare di fare doppi turni, cioè magari accogliere una prima tranche di clienti alle 20 e una seconda alle 21.30. È già un miracolo fare tutti i coperti almeno una volta al giorno e andare in pareggio con costi vivi e spese più o meno fisse. L’aria che tira nel rione che fa da termometro al turismo è grigia, per non dire tendente al nero: “Non crediamo alle favole, eravamo già pronti al fatto che un cantiere aperto in estate, in zona turistica, era inevitabile che portasse a queste conseguenze, cioè ad un calo degli affari. E abbiamo una chiara evidenza di un calo di passaggi nella zona”, racconta Agostino Sassone, co-titolare di un ristorante di pesce e carni tipiche di via Barcellona. “Non si riesce a trovare parcheggio, siamo anche al trenta per cento in meno degli incassi. Il sardo non si avvicina, i turisti sono meno e hanno difficoltà perchè si spaventano solo nel vedere il cantiere. Non resta altro da fare che incrociare le dita ma il calvario sarà lungo”.
D’accordo, purtroppo, anche Cristiano Aresu, ristoratore di via Sardegna: “Le colpe non ce le ha tutte il cantiere, i parcheggi alla fine li trovi ma devi camminare più a piedi. Manca molto turismo, il problema sono i prezzi degli aerei e anche la clientela locale ha avuto un calo. Si vede, pensare che si lamentano pure a Villasimius. Tutto si traduce in un calo anche della metà dei coperti, e siamo già a fine luglio”. Significa che la prima parte dell’estate è volata: “Abbiamo fatto bene maggio e metà giugno, poi un lento calo. Si lavora ma non con i numeri dell’anno scorso”. E a pochi metri le ruspe sono ferme: “Aspettiamo. Si era capito che la cosa è lunga, in via Roma si trova sempre qualche muro romano, arriveremo all’anno nuovo”. Fare i lavori in altri periodi? “Iniziando ad ottobre dell’anno scorso oggi saremmo più avanti. Trionfano i musi lunghi, se ne deve preoccupare il sindaco di fare qualcosa. Incrociamo le dita”.










