Il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato l’ordine del giorno contenente due importanti delibere: il nuovo regolamento per l’applicazione della Tari 2025 e le relative tariffe per l’anno in corso. La novità più rilevante riguarda la riduzione del 10% della tassa sui rifiuti già a partire dal 2025, grazie a un contributo straordinario della Regione Sardegna pari a 3 milioni di euro, distribuiti nel triennio 2025-2027. Il beneficio interesserà circa 77.000 famiglie cagliaritane, che vedranno un alleggerimento immediato del carico fiscale legato alla gestione dei rifiuti. La decisione, però, non è stata accolta senza polemiche. Nonostante l’unanimità sul principio della riduzione delle tasse per i cittadini, è stato il metodo adottato a innescare un acceso confronto in aula. L’opposizione ha duramente criticato l’utilizzo dei fondi regionali per abbassare la Tari, definendo la scelta “populista” e “non equilibrata”. Secondo i consiglieri contrari, si tratta di un provvedimento che “favorisce esclusivamente le utenze domestiche” e non interviene sulle reali criticità del sistema di gestione dei rifiuti. Roberto Mura ha dichiarato: “State usando soldi di tutti i sardi, compresi i cagliaritani, per abbassare una tassa soltanto ai cittadini di Cagliari, e per di più in misura minima”. Una misura, aggiunge, incoerente con il precedente aumento esponenziale della tassa. Non sono mancati riferimenti all’uso alternativo che si sarebbe potuto fare dei fondi regionali. “I soldi andavano impiegati per migliorare il servizio, creare nuovi ecocentri o finanziare pulizie straordinarie”, ha sottolineato un altro esponente dell’opposizione. “Così facendo non si risponde ai reali bisogni della città”. Edoardo Tocco ha inoltre definito “poco eleganti” i ringraziamenti ripetuti alla Regione: “Sta solo facendo il proprio lavoro”. Dure anche le critiche sulla sostenibilità del provvedimento: “Il servizio resta invariato, il costo non diminuisce. Quei fondi erano destinati a compensare il carico antropico prodotto da chi frequenta la città senza risiedervi. Viene così meno la finalità originaria del contributo”. La maggioranza, dal canto suo, difende con forza il provvedimento, definendolo un “risultato concreto a favore dei cittadini che rispettano le regole e praticano una corretta raccolta differenziata”. Una scelta vista come un “premio al comportamento virtuoso e un sostegno reale per le famiglie in un momento economico complesso”. Il dibattito si è concluso con l’approvazione della misura, che porterà a una riduzione generalizzata della tassa, ma con un Consiglio comunale spaccato sul merito e sul metodo.










