Via tutti i tavolini alla Marina per il concertone di Capodanno di Blanco, la decisione del Comune di Cagliari è realtà da poche ore (QUI i dettagli). Una scelta obbligata, dettata da motivi di sicurezza, visto che sono attese almeno ventimila persone. Ma qualche ristoratore insorge, criticando le tempistiche legate alla decisione dell’amministrazione comunale. Massimo Mazzei, titolare di un locale nella parte alta del rione portuale, non aveva organizzato nessun evento esterno ma dopo aver parlato con altri colleghi, ha scritto un post dai toni molto polemici. Eccolo, di seguito.
“Dunque, riepiloghiamo. A due giorni dal Capodanno una Pec informa tutte le attività di ristorazione del centro che le concessioni per i tavolini all’esterno sono sospese per questioni di ordine pubblico. Quindi, a due giorni dal Capodanno tutti i tavoli esterni e prenotati per il Capodanno dovranno essere ritirati e disdetti. Le attività dovranno restituire gli acconti ricevuti dai prenotati dopo avere fatto già la spesa. I prenotati dovranno trovare posto altrove. Le attività dovranno trovare un posto dove collocare i tavoli e sedie esterni che solitamente la notte trovano posto dentro gli stessi locali. Parte dei assunti per gli extra del 31 staranno a casa. E niente, fa già ridere così. Ma voi mi chiederete, ma dappertutto? Dappertutto tranne che nel Corso Vittorio e in piazza Yenne. Lì si possono mettere, perché dovete capire che i tavolini e le sedie in esterno apparecchiati magari anche con vetro e altri corpi contundenti possono essere pericolosi per l’ordine pubblico nel Largo, in via Crispi, in via Angioy, in via Roma, in via Sardegna, in via Baylle, in piazza Savoia, in via Barcellona, in via Napoli. E invece, nel Corso e in piazza Yenne no. Lì non sono pericolosi. Una discriminazione sconcertante”.









