di Davide Mocci, fotoreporter
Mentre realizzavo le riprese, un ciclista si è accostato a me e mi ha detto “cos’è quello che galleggia?” e da li è partita la faccenda, abbiamo chiamato la Polizia, e in meno di cinque minuti diverse pattuglie erano sul posto, alcune specifiche per questo tipo di situazioni. Poi davanti a noi c’era anche la motovedetta della Guardia di Finanza, che avevamo già tentato di far avvicinare ma non riusciva a vederci, e quando i militari hanno visto tutti i poliziotti sul molo si sono accostati, ma sicuramente erano stati già informati via radio, e hanno eseguito il recupero in mare del presunto cadavere.
Con grande sollievo si è poi appurato che non si trattava di un corpo ma di una tuta da lavoro della MSC crociere riempita di bottiglie di plastica, quindi di un manichino utilizzato di solito per le esercitazioni di recupero uomo a mare, che probabilmente è stato portato in mare dal forte vento di maestrale che stava soffiando in quel momento, aggiungete che per Cagliari era una giornata di massima all’erta nel porto e in città, per l’arrivo di migliaia di turisti tutti insieme, attraverso 5 navi da crociera contemporaneamente, inoltre due di queste trasportavano passeggeri di nazionalità americana e inglese, quindi ancora più esposti, quindi capirete perché tutto questo assembramento di forse dell’ordine. Comunque tutti bravi e pronti, ho potuto saggiare la sicurezza a Cagliari, partendo dalla security dell’autorità portuale tutti con me gentilissimi nell’agevolarmi e sostenermi nel mio lavoro, al dott. Marco Pili, responsabile dell’Autorità Portuale, a gli altri corpi di Polizia.