L’orologio, stasera, lo guarderà forse in modo distratto, Claudio Mura, titolare di un ristorante in via Cavour a Cagliari. La chiusura a mezzanotte la rispetterà assolutamente, ma potrebbe abbassare la serranda anche prima: “Non c’è nessuno in giro, la gente ha paura. Il problema non è chiudere alle 24, tanto non abbiamo clienti nemmeno due ore prima. Tra ieri e oggi ne ho avuti sette, ma io ho cento posti a sedere”, osserva Mura. “Mascherine, igienizzanti, tavoli distanti tra loro: più di così non posso far altro per garantire la sicurezza. Stavolta non c’è il lockdown, già prima avevamo ricevuto pochi aiuti dal Governo, stavolta non ce ne saranno”. E, se negli ultimi mesi gli affari sono migliorati, la crisi c’è ancora.
“Ho lavorato bene a luglio e agosto, ma non è sufficiente. Nei mesi della chiusura totale non abbiamo lavorato, ci sono ignoranti che sostengono che noi ristoratori non abbiamo difficoltà e che ce la passiamo bene. Non è vero, non basta un mese buono dopo 4 di nulla. Negli ultimi giorni, a causa del nuovo Dpcm, ho un pranzo di matrimonio in forse e, la sera stessa che ha parlato il premier, un cliente che aveva prenotato una tavolata per otto persone ha voluto disdire tutto”.










