Cagliari sempre più sporca, spazzatura selvaggia una vergogna turistica

Sui social sempre più numerose le foto e le denunce dei cagliaritani che protestano con l’amministrazione comunale. Da via Roma alla Marina, da viale Trieste a Sant’Avendrace fino in periferia passando da via Dante, Castello e San Benedetto, sacchetti abbandonati e una raccolta che non funziona sono un pessimo biglietto da visita per il capoluogo. Eppure il sindaco Truzzu sulla ripulitura della città aveva puntato l’intera campagna elettorale


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Cagliari invasa dai rifiuti è sporca e inospitale. E va sempre peggio, tanto che si intensificano sui social le denunce e le proteste dei cagliaritani soprattutto sui social, con tanto di foto scattate a ogni ora del giorno e in qualunque quartiere della città. Perché non c’è eccezione che tenga: che si passi da via Roma, da Castello, dalla Marina, o che ci si sposti verso la periferia passando da Sant’Avendrace e poi ancora San Benedetto e via Dante o via Sonnino, lo spettacolo desolante e avvilente è sempre lo stesso. Sacchetti ovunque, cumuli di rifiuti davanti a portoni e uffici, cattivi odori, spazzatura non ritirata: altro che Roma, il capoluogo della Sardegna si presenta nello stesso pessimo modo a residenti e turisti. Un biglietto da visita terribile per una città che dovrebbe essere turistica, e che invece costringe i passanti a fare lo slalom fra i rifiuti.

Eppure il sindaco Truzzu, dopo una campagna senza tregua contro l’amministrazione Zedda, sulla ripulitura della città ha puntato tutta la sua campagna elettorale, facendone un vero e proprio cavallo di battaglia ma poi fallendo l’obiettivo con l’affidamento della raccolta a una ditta che si è dimostrata assolutamente non all’altezza delle aspettative e della situazione. Cagliari è una città sporca e maleodorante, piena zeppa di rifiuti e spazzatura, una città che si presenta nella sua veste peggiore ai turisti. E ai residenti, esasperati, costretti a pagare per un servizio fantasma.


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