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Lo senti sempre dalle parole degli anziani nei quartieri storici della città, da Villanova a Stampace, quando una partita del Cagliari diventa decisiva. E venerdì sera, in città, si respirava un’aria sottile da ultima spiaggia: “Si non binceusu crasi, seusu in serie B”. Cagliari-Sassuolo è stata la vittoria del cuore che ipoteca la salvezza, quella che non ti aspetti, come un abbraccio tra la squadra e una intera regione col batticuore. E forse non è un caso che il gol partita sia arrivato da Deiola, il piu’ sardo dei sardi, contro i big del Sassuolo che sembravano quasi venuti in Sardegna in gita.
Le voci degli anziani non lasciavano spazio a dubbi, il Cagliari in ritiro con un Mazzarri carico a mille. Perchè poi ci saranno gli scontri diretti con Genoa e Venezia, e non è il caso di rivivere i fantasmi degli spareggi di tanti anni fa. Il Cagliari ha vinto col Sassuolo e una intera città si è commossa nella festa, con la ciliegina della torta dell’ennesima sconfitta del Venezia la salvezza ora è a portata di mano, con sei punti di vantaggio sulla terzultima.
E non c’era un locale dove non si è urlato e festeggiato, per quei colori rossoblù che sono davvero nel sangue di quasi tutti i sardi. E allo stadio erano davvero in tanti con tutta la famiglia, come per volere stringere di affetto la squadra e trascinarla a un successo essenziale. Torneremo domenica prossima, con la trasmissione “A bocce ferme dopo il Cagliari”, subito dopo Genoa- Cagliari, a dare la linea ai tifosi rossoblù. Per una settimana almeno, dopo tante delusioni nell’era Giulini, davvero felici.