Migranti e gestione del’accoglienza, riconoscimento e malessere sociale in città. Non sono soltanto i cittadini a storcere il naso su quel che sta accadendo in città, con decine di persone che arrivano dalle terre del dolore e delle guerre che dormono per terra: «Nonostante qualche politico dica che i sindacati di Polizia dovrebbero occuparsi d’altro afferma Luca Agati, Sap – ci sentiamo di prendere posizione perché è impensabile che in un paese civile la piazza antistante la stazione dei treni e dei pullman sia colma di persone che dormono in terra tra coperte sudice e materassi malconci e le strade siano piene di mendicanti che insistendo, pretendono soldi. Alla faccia della tanto pubblicizzata accoglienza. I casi di scabbia accertati durante l’ultimo sbarco sono stati circa 400 ed ora molte di queste persone girano tranquille per le strade e dormono nelle piazze, invece di usufruire dell’accoglienza che intanto riempie le tasche di molti imprenditori diventati tali grazie all’emergenza».
I RETROSCENA. «Il problema si era già creato l’anno scorso – prosegue Agati – nonostante l’avessimo già denunciato, assistiamo alle medesime criticità come se dagli errori del passato nessuno voglia cogliere spunti per migliorare. La situazione è al limite e nessuno si assume le responsabilità del fallimento, ma cosa ancora più grave, nessuno si preoccupa di tutelare chi lavora in prima linea. L’allarme terrorismo è attuale e non si può accantonare per ragioni di palazzo che nulla hanno a che vedere con quello che è la preoccupante realtà. Gli organici della Polizia di Stato di Cagliari sono in costante diminuzione poiché sono numerosi i pensionamenti senza sostituzione. Il tempo per risolvere i problemi c’è stato e ci sarà ma finché nessuno si impegnerà concretamente, rischiamo che la situazione peggiori, arrivando ad un punto di non ritorno».











