Cagliari, il nuovo codice della strada divide le opinioni: le parole dei ristoratori scatenano la reazione dei lettori.
Si scatena la reazione dei cagliaritani, dopo le parole dei ristoratori in merito alla questione relativa al nuovo codice della strada, entrato in vigore lo scorso 14 Dicembre, che introduce diverse restrizioni e sanzioni per migliorare la sicurezza stradale. Implicazioni non trascurabili, seppur giuste, per tutti gli operatori della ristorazione che vedono scendere gli incassi a causa delle bassissime consumazioni di bevande, e in modo particolare degli alcolici. Il tasso alcolemico consentito dalla legge resta pressoché invariato, a triplicare sono le sanzioni e anche nel caso in cui si scelga di sottoporsi a basse quantità di alcolici che non portano comunque alla compromissione delle capacità di guida, va da sé che le persone preferiscano rinunciare totalmente al consumo. Opinioni contrastanti tra i lettori, tanti ritengono giusta la normativa, tra questi c’è chi però non dimentica di esprimere solidarietà ai ristoratori, proponendo soluzioni alternative che possano essere di aiuto per tutti.
Davide T. scrive: “Organizziamo navette per i ristoratori”, e ancora Mauro M.: “Necessaria la messa a disposizione di mezzi pubblici la notte, siamo un capoluogo e non abbiamo un servizio di bus notturno oltre al sabato”, “Intensificare i trasporti pubblici fino a tarda notte in modo da ridurre il traffico e stare più in tranquillità”, Alessandra I. “Fate arrivare Uber!”. A schierarsi dalla parte dei ristoratori ci pensa Marco S. che domanda: “Cosa deve dire un ristoratore che vede un calo repentino di vendite ? Non si sta andando contro la normativa, ma vengono approvate delle leggi che fanno vanificare il vostro investimento, come la prendereste? Sareste felici?”. La richiesta dei ristoratori è la messa a disposizione di un servizio pubblico notturno, presente in tante altre città del mondo, o un servizio taxi efficiente che possa garantire ai clienti la scelta di poter consumare bevande in tutta tranquillità, evitando così il possibile arreco danni.
Alessandro P. rimarca: “È risaputo che i guadagni nella ristorazione sono dati anche dagli alcolici in generale, per poter sopravvivere dovranno necessariamente puntare su prodotti ed esperienze diverse”. “Ogni guidatore dovrebbe avere la coscienza di non guidare se ha bevuto: anziché punire chi beve, si punisce chi lavora!”, sottolinea Stefania T. “Educazione, ecco cosa servirebbe, invece da noi si è optato semplicemente per la repressione”, “Con il nuovo codice non si risolve nulla, stanno solo togliendo a chi già beveva con moderazione usando la testa, ma chi beve senza coscienza continuerà a farlo”, conclude Gabriele C.