I lavori per la realizzazione di decine di nuovi alloggi popolari sulle ceneri dell’ex circoscrizione di via Donizetti, nel rione cagliaritano di San Benedetto, fanno infuriare tanti residenti della zona. Lavoro troppo lunghi, numerosi divieti di sosta e multe, purtroppo, assicurate per chi se ne frega dei divieti. La rabbia è tanta. Leonardo Cera si è fatto portavoce del malcontento generale e ha spedito un messaggio, con tanto di foto in allegato, alla nostra redazione. Eccone, di seguito, alcuni stralci.
“Vorrei segnalarvi un caso di limitazione della libertà. Siamo un nutrito gruppo di padri di famiglia, residenti nella via Donizetti, tratto via Pergolesi-via Boito. È da mesi che, a causa dei lavori per la costruzione degli alloggi popolari, nell’ex scuola, siamo reclusi dal cantiere e dalla impresa di costruzioni che si è occupato della demolizione e che si dovrà occupare della costruzione del nuovo edificio da destinare ad edilizia popolare. Non si sa per quale motivo, l’impresa di costruzioni ha deciso che per demolire e costruire il nuovo edificio, ha la necessità di avere a disposizione l’intera via Donizetti a discapito dei residenti che, con tanti sacrifici hanno acquisito il loro appartamento e che con le loro tasse contribuiscono alla costruzione di edifici che andranno a soddisfare l’annoso problema degli alloggi popolari. Da specificare che gli alloggi non andranno a soddisfare le necessità dei ceti più abbienti ma andranno a soddisfare chi avrà un doppio reddito, si può tranquillamente pensare a chi andranno a finire”.
“Aldilà delle facili considerazioni, non è pensabile che dopo lunghi mesi che i residenti della via Donizetti devono sopportare i disagi derivanti dal divieto di sosta e transito nella via di residenza, dobbiamo tuttora sopportare gli stessi divieti, apparentemente inutili, in quanto dalla via precettata non è mai stata interessata al cantiere, non è mai transitato un mezzo impiegato nel cantiere ne tantomeno appare sensato pensare di chiudere un tratto di strada completamente scollegato dal cantiere. Lo stesso si affaccia su tre vie, via Rossini, via Boito e la via Donizetti. Non si capisce perché la via Rossini è interdetta nella zona del cantiere e libera fino alla via Pergolesi, la via Boito è libera fino al cantiere e con dei divieti di sosta dall’incrocio con la via Donizetti fino alla via Palestrina e la via Donizetti che, pur essendo completamente scollegata dal cantiere, risulta addirittura chiusa da una transenna con divieti di sosta in entrambi le carreggiate. Tutto questo comporta delle situazioni di tensione con gli agenti della polizia Locale che periodicamente multano le auto che abitualmente sostano nella via che purtroppo si ritrovano costretti a sostare nella via Donizetti a causa della mancanza di altre zone dove poter parcheggiare e nonostante ritengano ingiusti i divieti dovuti al cantiere presenti nella via che, come detto, è completamente scollegato in quanto i mezzi impiegati nel cantiere, transitano prevalentemente dalla via Boito. Nonostante le lamentele indirizzate anche agli Uffici preposti del Comune di Cagliari, recentemente hanno messo i cartelli che proibiscono l parcheggio nella via Donizetti fino al 31.12.2023. Tale provvedimento appare inspiegabile per i residenti, in considerazione che il cantiere è all’angolo con la via Boito, dalla via Donizetti non è mai transito un mezzo impiegato nel cantiere perché è più agevole per loro transitare dalla via Boito. Non si capisce perché la via Rossini non sia interessata dagli stessi divieti previsti per la via Donizetti. A seguito delle rimostranze inoltrate al Comune si è riusciti a far spostare un container che bloccava l’intera via Donizetti e far ridimensionare il cantiere e liberare la via ma non si capisce perché abbiano prorogato i divieti di sosta e lasciato le transenne nella via. Considerato che i lavori si protrarranno per parecchi mesi e solamente il Padreterno saprà quanto dureranno, non è assolutamente giusto che a farne le spese siano i cittadini che vivono in quel tratto di strada che, nonostante paghino le tasse si ritrovino a dover sopportare dei limiti alle proprie libertà e dei divieti inspiegabili. Nonostante si sia interessato l’ufficio preposto purtroppo siamo ancora qua a chiedere delle spiegazioni e a liberarci delle ingiuste limitazioni alle libertà! Nella via Boito ci sono due cartelli contraddittori, sulla corsia sinistra il divieto è fino al 31.07.23 e su quella a destra fino al 31.12.23, in entrambi i lati”.